Tesla vola ancora a Wall Street e raggiunge i 1.000 mld di capitalizzazione. Musk sempre più “presidente ombra”
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La fabbrica di auto elettriche Tesla è costretta a sospendere gran parte della produzione a Grünheide, vicino a Berlino, per circa due settimane a causa degli attacchi dei ribelli Houthi yemeniti nel Mar Rosso. Gli attacchi hanno provocato lo spostamento delle rotte di trasporto, creando un ritardo nelle catene di approvvigionamento delle componenti, ha annunciato giovedì Tesla. Lo scrive la Dpa.
Il titolo di Tesla perde il 2,8% nel premercato, dopo che la casa di auto elettriche ha tagliato i prezzi sulla Model 3 e la Model Y in Cina, dove il mercato è sempre più concorrenziale. Inoltre, la società ha comunicato che la produzione nell’impianto di Berlino subirà delle interruzioni a causa di problemi alla catena di approvvigionamento, dovuti all’interruzione dei collegamenti commerciali attraverso il Mar Rosso per gli attacchi degli Houthi, ribelli yemeniti. Tesla ha comunicato che fermerà quasi tutta la produzione a Berlino dal 29 gennaio al 12 febbraio, a causa della mancanza di componenti.