«Abbiamo radicalmente cambiato il regolamento europeo euro 7, cosa che Stellantis ci disse di ritenere cruciale, e realizzato il Piano incentivi. Ora tocca all’azienda mantenere gli impegni assunti. Ove non lo facesse, aumentando la produzione che si è ridotta drasticamente negli ultimi anni, le risorse del fondo automotive pari a circa 6 miliardi saranno destinate dal prossimo anno anch’esse integralmente a sostenere nuovi insediamenti produttivi, per rafforzare la componentistica e supportare l’insediamento di un secondo produttore di auto, progetto che comunque vogliamo perseguire e su cui siamo al lavoro da diversi mesi con significative interlocuzioni internazionali». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time alla Camera. «Siamo subito intervenuti dall’inizio della legislatura, con spirito costruttivo, avviando un confronto serrato con l’azienda, coinvolgendo tutti gli attori del sistema Italia.
Per salvaguardare la filiera italiana occorre raggiungere un milione di veicoli l’anno, obiettivo annunciato alla stampa dallo stesso a.d Tavares a luglio al termine del primo confronto al ministero», ha spiegato Urso. Il governo è al lavoro da mesi ‘con significative interlocuzioni internazionalì per portare in Italia un secondo produttore di auto. Lo ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera, rispondendo a una interrogazione sulle iniziative per assicurare il rispetto degli impegni assunti da Stellantis sulla produzione di autovetture in Italia.
‘Ora tocca all’azienda (Stellantis, ndr) mantenere gli impegni assunti (produrre un milione di veicoli in Italia, ndr). Ove non lo facesse, ove non aumentasse la produzione in Italia, le risorse del fondo automotive pari a circa 6 miliardi di euro saranno destinate integralmente dal prossimo anno a sostenere nuovi insediamenti produttivi, per rafforzare la componentistica e certamente anche per supportare l’insediamento di un secondo produttore di auto, progetto che comunque vogliamo perseguire e a cui siamo al lavoro da diversi mesi con significative interlocuzioni internazionalì, ha affermato Urso.