Lotus fa marcia indietro sugli EV e punta sui “super hybrid”. Il ceo Feng: «Propulsori ibridi plug-in con range-extender»
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Una volta ad Hethel le cose le prendevano alla leggera, in tutti i sensi. Il credo inflessibile di Sir Anthony Bruce Colin Chapman era infatti ridurre il peso a tutti i costi e farne l’arma per vincere sui circuiti e su strada contro vetture molto più potenti. I tempi però sono cambiati e, dopo varie traversie finanziarie, sono cambiati anche i padroni con l’arrivo del gruppo Geely che ha dato a Lotus un robusto portafoglio di denari insieme ad una nuova strategia che, insieme alla sportività, guarda al lusso e alla tecnologia e punta a vendere 100mila unità entro il 2028, quando Lotus compirà 80 anni. Vuol dire più di quanto sia riuscita a produrre in tutta la sua storia grazie ad una gamma completa e prodotti inediti. La prima è la Emira (Type 131), coupè due posti a motore centrale V6 3.5 Toyota da 405 cv o 2 litri Mercedes-AMG da 365 cv che si ricollega alla lunga tradizione delle varie Europa, Esprit ed Exige anche se il peso non è proprio da Lotus (almeno 1.405 kg). La secondo è la Evija, una hypercar con 4 motori elettrici, 1.500 kW, scocca in fibra di carbonio costruita a Modena dalla CPC e capace di raggiungere i 300 km/h da fermo in 9,1 secondi. Secondo la numerazione interna delle Lotus è la Type 130, e per questo sarà prodotta in soli 130 esemplari dal costo di oltre 2 milioni di euro, ed è un modello simbolico perché è il primo della nuova gestione e la prima elettrica di Lotus. Lo è anche la Type 132, ribattezzata Eletre che è anche il primo Suv di Lotus.
Lunga 5,10 metri, è costruita per il 43% in alluminio, ha uno stile tagliente ed aerodinamico ed è un autentico concentrato di raffinatezza, tecnologia e prestazioni. L’abitacolo è un trionfo di raffinatezza con materiali raffinati come la fibra di carbonio e l’Alcantara quanto attenti all’ambiente (alluminio, Ultrafabrics, scarti di cotone degli atelier di alta moda, Nappa trattata con metodi naturali) e anche di schermi OLED (anche per i retrovisori).
L’interfaccia uomo-macchina gira con processori Snapdragon 8155, l’impianto audio KEF con dolby Atmos ha 2.160 Watt e 23 altoparlanti ed infine i dispositivi di assistenza alla guida contano su 6 radar, 7 telecamere, 12 sensori ultrasonici e 4 sensori LIDAR, il tutto governato da due processori NVIDIA Orin-X capaci di compiere oltre 500mila miliardi di operazioni al secondo. Ce n’è abbastanza per assicurare, in futuro, la guida autonoma di livello 4.
Di prim’ordine sono anche l’autotelaio – sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, barre antirollio attive, quattro ruote sterzanti, freni Brembo con dischi carboceramici – e anche l’architettura elettrica a 800 Volt e il sistema di propulsione. La batteria è infatti è la Qilin, ovvero lo stato dell’arte di CATL con una densità energetica del 72%, grazie alla configurazione cell-to-pack, e la possibilità di ricaricarla fino a 350 kW.
Poi ci sono gli inverter al carburo di silicio che governano la corrente per i due motori. La versione “base” ha 450 kW, raggiunge di 258 km/h, accelera da 0 a 100 m/h in 4,5 secondi e ha un’autonomia di 600 km. La Eletre R ha 675 kW (905 cv) e una coppia di 975 Nm per una velocità massima di 265 km/h e uno 0-100 in soli 2,95 secondi con un’autonomia di 490 km. Altro inedito per Lotus e la Emeya (Type 133), una berlina Granturismo lunga 5 metri che nasce sulla stessa piattaforma EPA (Electric Premium Architecture) della Eletre e ha un’aerodinamica in grado sia di generare 215 kg di portanza sia di assicurare 600 km di autonomia anche con una capacità ridotta (102 kWh invece di 112 kWh). Grazie al minor peso, è ancora più scattante (0-100 km/h in meno di 2,8 s.) e il suo prezzo partirà da meno di 100mila euro, come la Eletre la cui produzione presso il nuovo stabilimento di Wuhan è già partita e sarà seguita nel 2024 dalla Emeya. Nel 2026 sarà invece il turno della Type 134, sigla che indentifica un Suv elettrico dalle dimensioni più compatte e nel 2027 si tornerà alla tradizione con una inedita sportiva a 2 posti.