NAPOLI - Era il 20 maggio 1962 quando Napoli ospitò per l’ultima volta, sul suo territorio, una gara automobilistica: un evento di grande prestigio, ovvero il Gran Premio di Posillipo di Formula 1, disputato sul circuito stradale della collina da ripetere 60 volte. Dominarono le Ferrari del belga Willy Mairesse e dell’italiano Lorenzo Bandini.
Il Gran Premio di Napoli non era prova valida per il Mondiale di Formula 1, ma era considerato un evento di grande prestigio internazionale, sia per la qualità del circuito (fino al 1957 uno straordinario percorso di 4,1 km, poi ridotti a 2,5 dal 1958, per motivi di sicurezza) sia per il livello delle auto e dei piloti in gara: basti dire che nel 1953 si presentarono al via ben tre campioni del mondo (Nino Farina, Alberto Ascari e Manuel Fangio) e che in tutte le edizioni lo spettacolo fu straordinario. E non solo per i campioni in gara con le monoposto della massima formula, ma anche per i piloti impegnati nelle altre categorie, dalle Formula Junior alle Sport, dalle Gran Turismo alle Turismo.
E tanti furono anche i piloti locali messisi in luce, in testa Mennato Boffa, unico napoletano vincitore del Gran Premio di casa, nel 1960. Con la sua, restano memorabili le imprese di Luigi Bellucci (recordman di vittorie nelle gare di contorno), di Antonio Maglione (dominatore nella gara di Formula Junior del 1960), di Maria Teresa de Filippis (un secondo posto il suo miglior piazzamento), e i vari Ricciardi, Argenziano, Auricchio, Fiordelisi, Buondonno…
Un solo incidente mortale offuscò la fama di circuito spettacolare quanto sicuro del Gran Premio Napoli: si verificò nel 1947, alla ripresa dopo l’interruzione del periodo bellico, in una edizione minore, non catalogata come Gran Premio e riservata prevalentemente a piloti locali. Mentre era al comando della corsa al volante della sua Lancia-Paganelli, lungo la discesa Gaiola, andò a schiantarsi contro un albero Vincenzo Borghese, nonno di quell’Alessandro Borghese che oggi imperversa in televisione con i 4 ristoranti.
Oggi, a distanza di 62 anni, Napoli si prepara ad ospitare, in tutta sicurezza, un evento destinato a rilanciare l’immagine della città come palcoscenico ideale per il motorsport. C’è grande fermento, infatti, in vista della prima edizione del Napoli Racing Show, in programma nel weekend del 12-13-14 aprile, non più in collina, ma sul lungomare cittadino, dove è in allestimento un circuito affacciato sul golfo, con il Vesuvio, la costiera sorrentina e Capri a fare da sfondo. Non sarà un Gran Premio, ma una manifestazione incentrata su una gara di Formula Challenge (Trofeo Città di Napoli-Gran Premio Napoli) e su una serie di eventi collaterali che animeranno tutta l’area affacciata sul mare, e non solo.
Per gli organizzatori – uno staff ristretto composto dall’ex europarlamentare (ed ex pilota della domenica) Enzo Rivellini, da Carlo e Pietro Casillo e da Pasquale Cilento, delegato regionale di ACI Sport – l’obiettivo è duplice: riaccendere la passione per il motorsport in città e sfruttare al meglio l’attrattività di Napoli come palcoscenico ideale per eventi di questo tipo. Una chance, questa, condivisa anche con il sindaco Manfredi, che in sede di presentazione ha parlato di “primo passo per rilanciare i grandi eventi in città”.
Non mancano, nell’ambiente del motorsport locale, inguaribili ottimisti che sognano il ritorno di un Gran Premio, magari proprio sul lungomare, degno di rivaleggiare con Montecarlo e con altri circuiti cittadini allestiti in giro per il mondo. “Il panorama è unico e mi augurerei la nascita di un circuito vero e proprio a Napoli, ma questa è una decisione che passa dalla politica, non possiamo di certo decidere noi” ha dichiarato da parte sua il presidente di ACI Sport Marco Rogano, impegnandosi comunque a contribuire, per il futuro, alla crescita di questa manifestazione, con il coinvolgimento di rallysti come Basso, Campedelli e Crugnola.
Tra gli appuntamenti più interessanti di questa sorta di “numero zero” spicca il concorso d’eleganza intitolato “Napoli nobile”, dedicato alle auto d’epoca, in programma nella vicina Villa Pignatelli, dimora storica della Riviera di Chiaia che ospita abitualmente un Museo delle carrozze. Organizzata dalla Fondazione Scudieri con la collaborazione del Casco Azzurro (un club di veterani dell’automobilismo) l’esposizione delle auto storiche avrà inizio alle ore 17 di venerdì.
Alle 18 è in programma, sempre a Villa Pignatelli, un convegno sul tema “Automotive e transizione ecologica: nulla è come prima”; a seguire un coktail party offerto da Fondazione Scudieri e un’asta di beneficenza organizzata da Sotheby’s per i bambini dell’associazione Sciuscià di Anacapri.
La relazione introduttiva del convegno sarà tenuta da Paolo Scudieri, presidente di Adler Group, uno dei maggiori player mondiali nelle forniture di componentistica per l’automotive (e non solo); con lui parteciperanno alla tavola rotonda il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani; il presidente di Trenitalia Pietro Diamantino; Michele Raccuglia di Sviluppo Lavoro Italia; Chiara Marciani, assessore al Lavoro del Comune di Napoli, e Valeria Fascione, assessore a Ricerca, Innovazione e start up della Regione Campania. Le conclusioni saranno affidate al sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, mentre il ruolo di moderatrice sarà svolto alla giornalista Laura Cola.
Ad arricchire il programma all’aperto allestito sul lungomare sono previste molte manifestazioni collaterali tra il circuito stradale e il paddock. Tra queste, alle 10 di venerdì, la Karting Experience riservata a bambini dai 6 ai 10 anni, in programma nella zona della Rotonda Diaz.
Alle 11, sulla collina di Posillipo, è prevista, alla presenza del sindaco Manfredi, la cerimonia inaugurale di Piazza Mennato Boffa, l’indimenticato pilota napoletano che nel secolo scorso, tra gli anni 50 e 80 dominò la scena del motorsport e nel 1960, come detto, vinse il Gran Premio Napoli sul circuito stradale di Posillipo, al volante di una WRE-Maserati della categoria Sport.
Alle 12 la cerimonia inaugurale del Circuito del Lungomare, un percorso di 1290 metri che ospiterà gare di velocità riservate a varie categorie. Nel corso della giornata, oltre alle verifiche sportive e alle prove libere, sono previste esibizioni di piloti professionisti del karting e una maxi parata di motociclisti, circa un migliaio, in rappresentanza di 14 club che si riconoscono nell’associazione “Col Casco”.
Da lunedì 8 aprile sono stati avviati i lavori per l’allestimento del circuito, del paddock e di una tribuna con circa 1000 posti. L’ingresso per il pubblico sarà gratuito, ma è necessario prenotarsi collegandosi al sito del Napoli Racing Show. Un botteghino sarà aperto alla Rotonda Diaz; in caso di difficoltà sarà possibile contattare telefonicamente la segreteria dell’organizzazione al numero 081-5934001.
Nell’area paddock, lungo il Viale Dohrn, saranno allestiti numerosi box di rappresentanza a cura di concessionari locali e sarà possibile anche avvicinarsi ai piloti e alle auto da corsa che animeranno l’intero weekend. Previsto anche l’allestimento di gazebo per la vendita di prodotti legati al motorsport, gadget e libri.
La formula prevista per il Trofeo Città di Napoli-Gran Premio Napoli è quella abitualmente riservata alle gare del campionato italiano di Formula Challenge, ovvero incentrata su gare di velocità a inseguimento, con le vetture che partono ad intervalli prestabiliti. La tipologia del percorso deve essere tale da prevedere una velocità media non superiore a 80 km/h, un limite che assicura un certo contenimento dei rischi, tuttavia non mancheranno, nell’evento napoletano, auto spettacolari e di elevata potenza.
Tra le auto più attese, quelle abitualmente impegnate nel Challenge Ferrari: 4 vetture affidate all’ex campione della categoria Stefano Gai, allo specialista delle gare GT Fabrizio Fontana, al napoletano Peppe Casillo e a Paolo Scudieri, reduce dal terzo posto nella finale Mondiale 2023 e da due vittorie conquistate a febbraio 2024 ad Abu Dhabi.
Di spicco si annuncia anche la presenza di alcuni prototipi abitualmente utilizzati in autodromo o nelle cronoscalate (prevalentemente le Osella e le piccole Radical) e GT di prestigio come l’Aston Martin Vantage di Piero Nappi, la Porsche 991 di Carlo Casillo e la Lamborghini Huracan di Angelo Ambrosio. Ma daranno spettacolo – questo è certo – anche le piccole bicilindriche dell’Asso Minicar, minibolidi capaci di strabilianti prestazioni. Nutrita la rappresentanza di piloti della Scuderia Vesuvio, storico sodalizio fondato negli anni 70 da Ciro Nappi e Dario Cusani, oggi nelle mani di Valentino Acampora.
Le prime corse avranno inizio alle ore 9 del sabato e si protrarranno fino alle 17. Durante le pause sono previste esibizioni di drifting, turni di prova riservati ai clienti dei concessionari, esibizioni di kart e moto.
Nella zona di Viale Dohrn, parallela al circuito del lungomare, è prevista l’inaugurazione della prima colonnina ENEL di rifornimento per auto elettriche.
Alle ore 15,30, nella vicina Villa Pignatelli, la premiazione del concorso di eleganza per auto storiche “Napoli Nobile” di cui s’è detto.
Al tennis Club Napoli, che ospiterà lo staff organizzativo della manifestazione, si svolgerà alle ore 18 del sabato un convegno dedicato a “Intelligenza artificiale e nuove tecnologie”.
In serata, tra le ore 21 e le 22, spazio a un eccezionale spettacolo di droni che illuminerà il cielo con “effetti speciali” tutti da scoprire.
La giornata di domenica sarà dedicata, a partire dalle 9 del mattino, alle finali del Trofeo Città di Napoli-Gran Premio Napoli. Ma sono previste, nelle pause delle competizioni, anche alcune iniziative destinate a “fare spettacolo”: non solo esibizioni di drifting, parate di auto storiche e da competizione e una sfida in pista tra personaggi dello sport e dello spettacolo, ma anche una gara di… trattori d’epoca, organizzata dalla Coldiretti, e una esibizione dei Vigili del Fuoco impegnati in una prova di spegnimento di un’auto incendiata.
Anche un cavallo e una monoposto di Formula 1, nella giornata di domenica, animeranno lo show in attesa della cerimonia di premiazione dei vincitori del Trofeo Città di Napoli-Gran Premio Napoli. Il programma prevede infatti che sul circuito del lungomare si esibisca, con il proprietario Gennaro Riccio, Brezza Du Kras, la cavalla nipote di Varenne, mentre il veterano dei piloti napoletani, Cosimo Turizio (oggi arzillo 83enne in gran forma, negli anni 80 arrivato fino a un passo dalla Formula 1) guiderà la monoposto Hesketh degli anni 70 con la quale ha gareggiato con successo, fino a qualche anno fa, nelle competizioni dedicate alle monoposto storiche della massima categoria.