FE, simulato a Madrid il primo EPrix della stagione 11. De Vries (Mahindra) fa miglior tempo della 5^ sessione di test
FE, la nuova livrea e nuovo motore sviluppato internamente per la monoposto Gen3 Evo Mahindra M11 Electro
FE, Cassidy (Jaguar) sbaglia nel finale e a Portland regala la vittoria a da Costa (Porsche). Sul podio Frijns (Envision) e Vergne (Ds Penske)
DIRIYAH – Le stagioni migliori di Edoardo Mortara sono state la settima e l'ottava, archiviate con la Mercedes della Rokit Venturi al secondo e al terzo posto assoluto. Nel 2023, il campionato d'esordio della Maserati, non sono arrivati i risultati sperati e alla fine si è consumato anche il divorzio dal team monegasco con il trasferimento alla Mahindra. Il pilota elvetico con passaporto anche italiano non nasconde le difficoltà del debutto di due settimane fa nella stagione 2024, la decima della Formula E: «I test ufficiali di Valencia – esordisce – erano stati abbastanza positivi, ma in Messico purtroppo abbiamo avuto qualche problema in più. La cosa positiva è che li abbiamo capiti e quindi arriveremo con delle soluzioni per le prossime gare».
Già a cominciare da quelle in Arabia Saudita, venerdì e sabato?
«Penso di sì, ma sarà comunque un processo abbastanza lungo. Dovremo migliorare il software e la macchina e questo richiederà del tempo. Aver individuato i problemi è già un bel passo in avanti».
La prima gara della stagione è stata un po' noiosa: ci dovremo abituare?
«Faccio un po' fatica a rispondere perché dipende veramente tanto da quello che viene deciso in materia di energia e di numero di giri. Sinceramente mi ha sorpreso un po' quello che è accaduto in Messico perché venivamo da gare con moltissimi sorpassi e c'era una chiara tendenza, di sicuro nella seconda parte della stagione»
E qui a Diriyah?
«Credo che qui avremo gare simili a quelle di Città del Messico, come ci dicono anche le simulazioni che abbiamo fatto. È difficile superare e anche a livello di consumo di energia dovrebbe essere abbasta facile, facile tra virgolette ovviamente. Mi spiego: quando devi stare attento al “pieno” devi fare molti “lift and coast” (decelerazioni e veleggi, ndr) e quindi sei costretto a lasciare spazio agli altri per sorpassarti».
L'obiettivo di questa stagione con Mahindra?
«Puntiamo a migliorare il “pacchetto”, che in questo momento è quello che è: abbiamo un po' di problemi, ma c'è una squadra dietro con tanta esperienza che sa quello che fa. Diciamo che dovremo “sopravvivere” un po' nelle prime gare e poi sicuramente andrà meglio».