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SOCHI - Vettel non ha nascosto il proprio disappunto. Non solo la Mercedes si è dimostrata più forte, ma lui si è anche fatto superare da Hamilton, dopo un pit stop che poteva essere vincente per tagliare il traguardo davanti al rivale e guadagnare punti, invece di perderne altri dieci. «Il sorpasso di Lewis - ha analizzato il tedesco - mi ha sorpreso, non l’ho visto negli specchietti. Eravamo alla curva 4 e ho cercato di resistere. Ma lui ha preso la scia e mi ha saltato all’interno. Dopo ho cercato di arrivare ad attaccare prima lui e poi Bottas, ma non ci sono riuscito. La Mercedes ha fatto tutto bene e per loro è stato un weekend molto positivo. Noi abbiamo faticato venerdì e in parte anche sabato. La macchina in corsa era competitiva, si poteva spingere, ma ci mancava quel mezzo secondo che ci avrebbe consentito di essere più veloci di loro. Sono contento per il podio perché ho dato tutto. Ovviamente il risultato non mi soddisfa. Il campionato? Vivrò gara per gara».
Dopo il Gp i giudici sportivi hanno chiamato Vettel in direzione perché era stato rilevata una sua manovra potenzialmente scorretta, perché aveva cambiato due volte direzione quando aveva la monoposto di Hamilton alle spalle pronto a superarlo. I commissari sono stati clementi, avrebbero aggiunto ai danni anche la beffa e lo hanno assolto. Poche parole da parte di Raikkonen: «Onestamente ho girato da solo per la maggior parte del tempo e mi stavo anche un po’ annoiando, ma era quello che mi aspettavo. Sapevo che più o meno sarebbe andata così. Peccato perché il feeling era buono e l’assetto della mia Ferrari azzeccato. Però ci è mancato qualcosa».
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