Il podio della formula E in Brasile con il trionfo della Jaguar di Evans

FE, il trionfo di Jaguar in Brasile: Evans davanti a Cassidy (Envision) e Bird. Wehrlein (Porsche) allunga nel mondiale

di Mattia Eccheli
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SAN PAOLO – La Jaguar trionfa nel primo ePrix brasiliano della storia. Sotto la bandiera a scacchi del circuito da 2,933 chilometri ricavato nel Sambodromo di San Paolo sono transitate nell'ordine la monoposto della scuderia Jaguar Tcs di Mitch Evans, che torna a vincere a quasi 8 mesi di distanza dall'ultima volta, poi quella fornita alla Envision e pilotata da Nick Cassidy e quindi la seconda “ufficiale”, quella di Sam Bird (suo anche il giro veloce). Anche il quarto bolide della casa di Coventry è andata a punti: Sébastien Buemi (Envision) ha chiuso decimo.

Ancora una volta due assi neozelandesi del volante hanno chiuso sul podio, un risultato sorprendente. Il costruttore britannico diventa il terzo a conquistare una gara con la Gen3: finora avevano vinto solo Porsche (quattro ePrix, uno anche grazie al team cliente Avalanche Andretti) e Ds Penske (con Jean Eric Vergne). La prova brasiliana è stata meno spettacolare rispetto a quella di Città del Capo perché i piloti hanno cercato di salvaguardare l'energia anche per arrivare in fondo: 4 le tornate aggiunte dalla direzione corsa per compensare il doppio ingresso della Safety Car.

La Tag Heuer Porsche si è dovuta accontentare di due piazzamenti: Antonio Felix Da Costa, che partiva dalla prima fila a fianco del poleman Stoffel Vandoorne (Ds Penske), è arrivato quarto, mentre Pascal Wehrlein, scattato 18° in griglia, ha recuperato addirittura 11 posizioni, chiudendo settimo e muovendo la classifica per sé e per la squadra. Con ottime qualifiche, le scuderie del gruppo Stellantis avevano grandi ambizioni. Alla fine Vergne si è classificato quinto, davanti allo stesso Vandoorne, mentre Edoardo Mortara (partito dalla seconda fila) con la Maserati ha cominciato male e ha finito anche peggio, di nuovo contro le protezioni. Con l'altra Tipo Fologore Maximilian Günther è arrivato 11^ e resta uno dei quattro piloti ancora fermo a zero nella graduatoria individuale. Nella Top 10 anche le McLaren motorizzate da Nissan di Jake Hughes e René Rast, ottavo e nono.

Nella classifica del mondiale Wehrlein è tornato a punti portandosi a 86, allungando sul secondo, Jake Dennis (Avalanche Andretti), andato in bianco per la terza volta di fila e sempre fermo a 62. Cassidy si è portato a una sola lunghezza dal britannico, con Vergne a quota 60. I primi cinque, il quinto è Da Costa con 58, sono racchiusi in 28 punti. La Tag Heuer Porsche è salita a 144, 41 punti di margine sulla Envision e 61 sulla Jaguar Tcs. La Ds Penske è quarta a una sola lunghezza (82) tallonata dalla Avalanche Andretti (80). Fra i primi sei team, tre sono clienti: la Neom McLaren ha praticamente quattro volte i punti della Nissan (18) che le fornisce le monoposto. Il prossimo è appuntamento è fra quattro settimane in Germania: sull'asfalto dell'ex aeroporto di Tempelhof si corrono due ePrix, il secondo del quale è l'ottavo della nona stagione, articolata su 16 gare: è già tempo di bilanci.

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Domenica 26 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 17:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA