FE, nuovo miglior crono ai test, tre powertrain Porsche sotto l'1:27. Beckmann (Kiro Race) il più veloce
Blais (Maserati): «Con le novità, occhio al deterioramento delle gomme da parte dei piloti. E i nostri due sono da Top 10»
Blais (Maserati): «Con le novità, occhio al deterioramento delle gomme da parte dei piloti. E i nostri due sono da Top 10»
ROMA – A poche ore dalla serata di gala londinese che ha chiuso la nona stagione della Formula E le indiscrezioni sono ancora molte sul futuro dei piloti e le certezze ancora poche, incluse quelle che riguardano il prossimo calendario, che deve venire ancora completato. Sembra riprendere quota l'ipotesi di Malaga (che costituirebbe l'esordio della Spagna con un circuito cittadino: a Valencia si era corso un doppio ePrix, ma in autodromo), soprattutto se non venisse perfezionata l'intesa con Città del Capo, una gara e una località che era piaciuta a tutti. Oltre alla possibile seconda data statunitense (oltre a Portland) sembra riprendere quota l'ipotesi di una tappa cinese, che costituirebbe una clamorosa accelerazione verso il rientro sul più grande mercato elettrico al mondo.
Circa gli abitacoli, la Ds Penske continuerà ad affidarsi a Jean Eric Vergne, il solo ad aver vinto due titoli individuali di Formula E, e Stoffel Vandoorne, il campione del mondo costretto ad abdicare a Londra. La Avalanche Andretti ha sempre sotto contratto Jake Dennis, il nuovo iridato elettrico, così come la Envision (che si è aggiudicata l'alloro a squadre) ha un'intesa almeno per un'altra stagione con Sébastien Buemi. La seconda guida della scuderia americana potrebbe diventare Felipe Drugovich, il pilota al quale Maserati aveva affidato a Berlino e Roma la Tipo Folgore in occasione dei test per i debuttanti, archiviati con il miglior crono. Il brasiliano prenderebbe il posto di André Lotterer, che dice addio alla Formula E dopo 8 podi in sei stagioni. Il “nuovo” compagno di squadra di Buemi potrebbe essere una “vecchia” conoscenza della Envision, ossia l'olandese Robin Frijns, che rientrerebbe dopo il deludente anno alla Abt Cupra.
Un altro ritorno potrebbe essere quello di Nyck de Vries, “scaricato” piuttosto brutalmente dalla Alpha Tauri in Formula 1, dopo essere stato campione della Formula E. Prima di approdare alla F1 era d'accordo con Maserati: lo scorso fine settimana è stato avvistato a Londra. La “triangolazione” è complessa: Edoardo Mortara è blindato anche per il 2024, ma nel 2023 Maximilian Günther ha fatto decisamente meglio di lui, solo che il tedesco aveva un contratto per appena un anno: la prossima stagione, in ogni caso, sarà ancora in Formula E.
Anche il nome di un altro illustre ex della classe regina del motorsport, quello di Daniil Kviat, schierato per due volte dalla Nio 333 (Dan Ticktum ha confermato che correrà per il costruttore cinese anche nel 2024, mentre non è altrettanto chiaro il futuro di Sergio Sette Camara) nelle giornate riservate agli esordienti, circola nell'ambiente, anche se non è chiaro dove potrebbero accasarsi entrambi. Nonostante la delusione per il finale di stagione, alla Tag Heuer Porsche dovrebbero restare sia Pascal Wehrlein sia Antonio Felix Da Costa.
Alla corte di Ian James alla Neom McLaren dovrebbe restare Jake Hughes e arrivare Sam Bird (in sostituzione di René Rast, che correrà con la Bmw anche nel Wec), con il quale ha chiuso la Jaguard Tcs, che per affiancare Mitch Evans ha scelto un altro neozelandese, Nick Cassidy. La Abt Cupra, ultima classificata tra le scuderie, ha dovuto fare i conti con una macchina (fornita dalla Mahindra) che ha avuto non pochi problemi, tanto da non poter nemmeno prendere il via in un'occasione. È possibile che nemmeno Nico Müller resti e non è escluso che sia proprio la squadra tedesca a puntare su un nome di grido.
Il costruttore indiano, per bocca del suo team principal Frédéric Bertrand, ha fatto di sapere di aver individuato i problemi da risolvere: la pazienza di Lucas di Grassi potrebbe essere al limite, ma il contratto dell'ex iridato vale anche per il 2024. Almeno per ora Roberto Merhi, subentrato al deluso Oliver Rowland, non ha impressionato. La Nissan, “resuscitata” dopo alcune stagioni buie e l'acquisizione della e.dams, ha grandi ambizioni, anche perché la Formula E arriva finalmente in Giappone. Il costruttore ufficializzerà i nomi dei piloti prima della metà di settembre: Norman Nato, che pure ha riportato Nissan sul podio, sembra meno sicuro della riconferma rispetto al più giovane Sacha Fenestraz, il cui contratto prosegue.