La Toyota GR010 con la quale Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa hanno vinto la 8 Ore del Bahrein aggiudicandosi anche il titolo Piloti del WEC 2023.

Toyota, doppietta e titolo piloti alla 8 Ore del Bahrein. WRT campione LMP2 e gara spettacolo delle Iron Dames

di Nicola Desiderio
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Trionfo totale per Toyota che alla 8 Ore del Bahrein chiude la stagione WEC del 2023 con una doppietta e conquistando anche il titolo Piloti per la categoria Hypercar dopo quello Costruttori già messo in bacheca nel settembre scorso con un altro en plein alla 6 Ore del Fuji, ovvero nel cortile di casa visto che il circuito giapponese appartiene dall’anno 2000 al costruttore delle Tre Ellissi.

Per la cronaca, ad aggiudicarsi il titolo e a confermarsi sono stati Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa che sul circuito di Bahrein sono partiti in pole position e hanno condotto senza il minimo patema la gara, dal primo all’ultimo minuto, tenendo a debita distanza l’altra GR010 di Lopez-Kobayashi-Conway, anch’essa partita dalla prima fila, e che al via aveva rischiato di brutto, toccata da dietro dalla Cadillac V-Series.R di Earl Bamber che partiva terzo in griglia. La Toyota numero 7 è stata perciò costretta a rimontare, ma ci ha messo solo un’ora a riprendersi la seconda posizione senza mai essere impensierita né dalle quattro Porsche 963 né dalle due Ferrari 499P, le uniche in grado di avvicinarsi al passo delle due Hypercar giapponesi.

Le due Rosse hanno chiuso la gara rispettivamente al terzo e al sesto posto, con la numero 50 del trio Molina-Fuoco-Nielsen (foto sopra) che, salendo sul podio, si è aggiudicato il derby interno anche in campionato con la numero 51 del terzetto Pier Guidi-Giovinazzo-Calado, l’unico ad aver battuto le Toyota in una gara della stagione 2023 e di averlo fatto nell’occasione più importante: la 24 Ore di Le Mans del centenario. Quinto nella classifica finale, a sorpresa, il trio Lynn-Bamber-Westbrook sulla Cadillac ufficiale del team Ganassi che ha avuto la meglio sulla truppa della Porsche, presente con tre team (dei quali uno ufficiale) e quattro vetture, circostanza che le ha permesso di conquistare il podio della classifica dei Costruttori.

Ancora deludenti invece le Peugeot 9X8 che hanno terminato all’ottava e nona posizione in gara confermandosi le più deboli tra le vetture ufficiali. La responsabilità va sicuramente all’arditezza del progetto di una vettura nata senza l’alettone posteriore e con un cambio elettroattuato – poi sostituito con uno ad attuazione pneumatica – che ha sofferto molti problemi di affidabilità e non è mai riuscita ad essere davvero competitiva, tranne che su una pista veloce come Monza e in alcuni frangenti della 24 Ore di Le Mans, nonostante un Balance of Performance nettamente favorevole. Per il prossimo anno si prevedono cambiamenti radicali che dovrebbero rendere la 9X8 più convenzionale e gestibile.

Doppietta anche in LMP2 con le due Oreca-Gibson del team WRT, team belga che il prossimo anno si prepara a gestire le BMW V8 LMDh nella classe Hypercar e a portare Valentino Rossi nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, anche se è ancora incerto se l’asso di Tavullia sarà al volante del prototipo o invece si farà prima le ossa sulla M4 GT3 con la quale sta correndo nel World Challenge. Intanto, il Dottore avrà la possibilità di provare la LMP2 iridata nel corso dei rookie test previsti proprio sulla pista di Bahrein in coda alla chiusura del campionato. A vincere il titolo è stato il trio Deletraz-Andrade-Kubica (foto sopra) che ha avuto la meglio su quello di Costa-Scherer-Smiechowsky del team Inter Europol Competition, giunto secondo nella classifica costruttori.

Nella classe LMGTE, la Corvette C8.R ufficiale ha chiuso il cerchio mettendo in bacheca anche il titolo per Team dopo quello costruttori dopo quello piloti conquistato con due gare di anticipo da Keating-Catsburg-Varrone (foto sopra, a Le Mans). La nota lieta è invece il secondo posto per le fantastiche Iron Dames ovvero Michelle Gatting, Sarah Bovy e Rahel Frey (foto sotto) che con la loro Porsche 911 RSR hanno dominato in Bahrein, conquistando anche la pole position, e hanno portato a casa un prestigioso secondo posto sia per loro sia per il loro team che, lo ricordiamo, è la Iron Lynx di Cesena destinata il prossimo anno a gestire le Lamborghini SC63 LMDh: una nella classe Hypercar del WEC e una nella GTP dell’IMSA.

E chissà che almeno uno dei due posti non ancora assegnati tra i sei disponibili per il prototipo di Sant’Agata (foto sotto) non sarà assegnato proprio ad una delle terribili ragazze di ferro. Oltre a Lamborghini e BMW, saranno della partita anche l’Alpine e la Isotta Fraschini mentre sembra destinata a lasciare la scena la Glickenhaus dopo tre anni eroici per un team privato visto che ha conquistato anche un podio a Le Mans portando nelle tre edizioni alle quali ha partecipato tutte e due le vetture al traguardo. Non pervenuta ancora una volta la Vanwall Vandervell, una LMH priva di sistema ibrido che, oltre ad aver prima assunto e poi fatto fuori Jacques Villeneuve alla vigilia di Le Mans, non ha fatto altro che accumulare brutte figure.

La 8 Ore del Bahrein frutta così il sesto titolo Costruttori per la Toyota e il sesto conquistato anche dai suoi piloti dal 2012, anno nel quale è stato introdotto il World Endurance Championship. Oltre a quelli del 2014, Si tratta invece del quinto di fila dal 2018 in poi ed il terzo con il nuovo regolamento tecnico LMH. Per Buemi e Hartley (due con la Porsche) si tratta del quarto iride, e del secondo per Hirakawa. E il prossimo anno ci sarà grande battaglia. Nella classe Hypercar, come anticipato, ci saranno: Alpine (foto in basso), BMW, Cadillac, Ferrari, Isotta Fraschini, Lamborghini, Peugeot (anche con il team Pescarolo), Porsche e Toyota.

Non ci saranno le classi LMP2 e LMGTE, quest’ultima sostituita dalla LMGT3, basata sul regolamento FIA GT3, dove avranno diritto di prelazione i costruttori impegnati anche nelle Hypercar dunque oltre alle già presenti Aston Martin (in arrivo nel 2025 nella classe regina con la Valkyrie), Corvette, Ferrari, Porsche si sono messe in fila BMW, Ford, Lamborghini, McLaren e Mercedes che premono per essere della partita. Nuovo sarà anche il formato delle qualifiche, divise in due sessioni: la prima di 12 minuti e la seconda riservata alle 10 vetture più veloci che si giocheranno la Hyperpole. Il primo degli otto round è previsto a in Qatar il 2 marzo 2024, preceduto dal prologo il 24-25 febbraio e seguito dalla 6 Ore di Imola (21 aprile) mentre la 24 Ore di Le Mans ci sarà il 15-16 giugno.

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Domenica 5 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 06-11-2023 14:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA