Puma regina della città, il Suv svetta nel traffico. La best seller Ford si rinnova e conferma la sua duttilità
Ogier (Toyota) esce di strada nel penultimo stage e regala il Rally dell'Europa Centrale a Tänak (Hyundai). Per Neuville festa rinviata
Wrc, doppio testacoda per Neuville (Hyundai) che scivola al 4^ posto nel Rally dell'Europa Centrale. Ogier (Toyota) torna al comando
NAIVASHA – Toyota continua a dominare il Safari Rally del Kenia. A poco meno di 75 chilometri dalla fine (le 6 cronometrate di domenica) occupa ancora due delle prime tre posizioni. Kalle Rovanperä, il campione del mondo in carica con la Gr Yaris, guida con un margine estremamente rassicurante sul compagno di squadra Takamoto Katsuta, che lo insegue a quasi 2 minuti e 9 secondi. Elfyn Evans, che era terzo, ha dovuto fare i conti con diverse forature e dopo essersi issato anche fino al secondo posto, alla vigilia della giornata conclusiva è quarto a oltre 5 minuti e mezzo con la terza Toyota Gr Yaris della scuderia Gazoo.
Il podio virtuale è invece completato dal francese Adrien Fourmaux con la Ford Puma ibrida della britannica M-Sport e sta confermando che la terza piazza in Svezia non è stata frutto del caso. Ma con il nuovo sistema di assegnazione dei punti è necessario arrivare in fondo, cosa che sullo sterrato africano non è così scontata. Fourmaux ha peraltro un ritardo di un minuto e 4 secondi dal Katsuta, anche se è probabile che preferisca concentrarsi sul vantaggio di oltre 140 secondi che ha su Evans.
Il quinto, che è Thierry Neuville con la Hyundai i20 N, viaggia a quasi 12 minuti dalla vetta. Il belga ha collezionato tutta una serie di problemi, anche meccanici, che lo hanno costretto ripetutamente a fermarsi. Finora è sempre riuscito a ripartire: facendo attenzione alla classifica iridata anche i punti di questo piazzamento sono importanti. Gus Greensmith è sesto e primo del Wrc2 con la Skoda Fabia a meno di 3 minuti e 15 secondi da Neuville e guida un “convoglio” di tre piloti della stessa classe con la stessa vettura: Oliver Solberg (che gli rende 1:55) e Kajetan Kajetanowicz (4:18.7 dallo svedese).
Resiste nella Top il 60enne greco Jourdan Serderdis (Ford Puma): è nono a quasi 22 minuti da Rovanperä e si sta concedendo il lusso di tenersi alle spalle un campione del mondo, l'estone della Hyundai Ott Tänak. La sua posizione è peraltro fortemente a rischio, perché il baltico lo tallona a soli 1,7''. Esapekka Lappi, con la terza vettura del costruttore coreano, è 14° a 20 minuti dalla Top 10. Il dominio di Toyota non è solo nella classifica – tre auto fra le prime quattro – ma anche nei numeri: su 13 stage disputati finora ne ha vinti 10.