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Se l’elettrificazione ha ormai coinvolto anche marchi come Porsche, Ferrari e Maserati, era probabilmente inevitabile che non contagiasse anche un’auto come la Corvette, mito americano della sportività, simbolo di uno stile aggressivo, poderoso, invadente, sviluppatosi attorno al mitico V8 della Chevrolet e, ora, evolutosi fino al punto di unirsi a un moderno, silenzioso e discreto apparato elettrico, per dar vita alla prima Corvette ibrida della storia. Un’auto rivoluzionaria, e tuttavia capace di non tradire del tutto una storia fatta di aggressività nello stile e nei contenuti, di prestazioni estreme, di guida eccitante e persino di vittorie in pista, sui circuiti più blasonati del mondo.
Dopo il passaggio al motore centrale, avvenuto nel 2021, la Casa americana compie dunque un altro passo importante verso il futuro del marchio, introducendo, all’interno dell’ottava generazione Corvette, la tecnologia ibrida e - altra new entry importante - la prima trazione integrale, abbinata al già noto cambio doppia frizione a otto rapporti.
La scoperta dell’elettrico non è, per il momento, radicale: l’auto della svolta GM è infatti un’ibrida “semplice”, non plug-in. Si chiama Corvette E-Ray ed è una spettacolare supercar a due posti spinta dal tradizionale V8 6,2 litri da 502 cv/637 Nm e da un inedito motore elettrico da 163 cv/165 Nm. Il primo muove le ruote posteriori, l’altro le anteriori. L’energia arriva da un pacco batterie da 1,9 kWh collocato tra i sedili. Non trattandosi, come detto, di un’ibrida alla spina, la ricarica non avviene a una presa di corrente, ma unicamente tramite il recupero d’energia in fase di rilascio e di frenata.
Secondo la Casa “si tratta di una soluzione molto interessante e, per certi versi, più pratica rispetto alle supercar europee ibride plug-in”. Perché? Innanzitutto per il vantaggio di non doversi preoccupare della disponibilità di colonnine di ricarica lungo il percorso, ma poi anche per il minor peso delle batterie, che sulle ibride plug-in sono necessariamente più grandi: un handicap grave per un’auto sportiva che deve assicurare dinamica di marcia e prestazioni al top.
A proposito di pesi, la casa americana dichiara per la E-Ray coupé 1.712 kg: 151 kg in più rispetto alla Z06, che pesa 1.561 kg, e 182 kg in più della C8 base, che ferma l’ago della bilancia a 1.530 kg. Per la versione cabrio è necessario aggiungere 37 kg.
Altro fattore a vantaggio dell’ibrida è la capacità di contenere i consumi. Di contro, è ovvio che un’ibrida “semplice” come la nuova Corvette E-Ray non può percorrere in modalità elettrica gli stessi chilometri di una plug-in, e dunque, senza l’apporto del motore termico, può percorrere solo brevi distanze (tra 4 e 5 km al massimo) a velocità non superiori ai 72 km/h.
Disponibile nelle versioni chiusa e cabrio, la nuova Corvette E-Ray – vale la pena sottolinearlo – ha tra i suoi plus l’Active Fuel Management, sistema che a velocità costante taglia da 8 a 4 i cilindri in utilizzo, contribuendo all’abbattimento dei consumi e delle emissioni nocive. Ciò detto, se si desidera la massima potenza basta affondare il piede sull’acceleratore e ritrovarsi proiettati da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi. Tutto ciò assicurando anche un comportamento dinamico degno di una supercar di questo livello: grazie alla trazione integrale, infatti, la E-Ray scarica a terra i suoi 655 cavalli e ripartisce la potenza tra i due assi nel modo più efficace possibile. Ad assicurare doti dinamiche fuori dell’ordinario ci pensano anche gli ammortizzatori a controllo elettronico Magnetic Ride Control 4.0 (di serie), che prevedono tre diverse regolazioni, e l’impianto frenante carboceramico della Brembo, con sei pistoncini all’anteriore e quattro al retrotreno.
Presentano un design specifico i cerchi in lega a cinque razze da 20 pollici all’anteriore e 21 al posteriore. Sono optional i cerchi e i due pacchetti di finiture in carbonio e si possono ordinare pneumatici Michelin Pilot Sport 4S ad alte prestazioni (275 anteriori e 345 posteriori). Il pacchetto Electric Blue aggiunge, tra gli optional, vistose strisce azzurre che percorrono l’intera lunghezza della carrozzeria, regalando all’auto un’immagine racing. Quanto basta per “sintonizzare” al meglio immagine e qualità sportive di quest’auto che anche nella nuova versione ibrida assicura un comportamento dinamico degno di una supercar, ovvero di un “giocattolone” capace di divertire su strada e di eccitare nei track-days in pista. Chi ha avuto il privilegio di provarla tra i cordoli di un autodromo assicura che disattivando completamente il sistema di controllo della trazione ci si può sbizzarrire in spettacolari derapate controllate.
La E-Ray è disponibile, come detto, anche in versione Convertible. Intanto viene commercializzata in Italia la coupé attraverso gli importatore Fioravanti Motors di Castelmassa (Rovigo) e Cavauto di Monza. Naturalmente, per l’importazione nel nostro paese bisogna considerare alcuni costi fissi importanti come i dazi doganali e l’IVA che possono far lievitare in modo importante il prezzo originale della vettura, proposta in America a 104.295 dollari. Un prezzo molto più caro rispetto a quello della C8 base, il cui listino parte da 64.500 dollari (60.000 euro) e sullo stesso piano della prestazionale Z06 con il V8 da 5.5 litri 670 cv, che costa circa 1.000 dollari in più (930 euro).