Lexus, ruggito RZ: con la trazione singola cresce l’autonomia
Lexus, ruggito RZ: con la trazione singola cresce l’autonomia
Lexus presenta LY680: non è un’auto ma uno yacht di lusso. Evoluzione dell’LY650, sarà varato entro il 2026
Come sarà la Lexus LS del futuro? Come sarà l’erede del modello che nel 1989 diede il via al brand di lusso di Toyota e quindi, oltre a rappresentarne l’ammiraglia, è anche la pietra angolare di una storia di successo? La domanda non è oziosa in un tempo in cui le berline sono in via di sparizione, si stanno evolvendo o stanno abdicando anche il loro ruolo di rappresentanza a veicoli più alti dal suolo.
La risposta sta probabilmente nella LF-ZL, uno dei concept che Lexus ha presentato al Japan Mobility Show di Tokyo dove il marchio del gruppo Toyota ha anche presentato la LF-ZC facendone la portavoce di tutte le novità che troveremo sul modello si serie che ne sarà derivato nel 2026 e su tutte le altre Lexus che portano verso un futuro al 100% elettrico entro il 2035, termine che, stando a quello dichiarato finora, sarà anticipato di un lustro per l’Europa. È questo infatti il mercato dove Lexus non ha mai avuto il successo che meritava, ma dove comunque l’elettrificazione sta marciando a ritmi superiori rispetto al resto del mondo, anche per gli obiettivi posti dalla UE.
La LF-ZL è un crossover lungo ben 5,3 metri, largo oltre 2 e alto 1,7 con un passo mostruoso di 3,35 metri. Dunque tra i centri delle sue grandi ruote ci sta comodamente una Panda del 1980. Come stile e concetto, può essere considerata un’evoluzione della LF-30, il concept presentato per celebrare i primi 30 anni del marchio e per presentare alcuni dei concetti base che abbiamo già ritrovato in alcune Lexus, e come una sterzata decisa verso il futuro. Senza però dimenticare alcuni segni distintivi come i fari a boomerang e la calandra a clessidra, anche se oramai è priva di griglia e sempre meno distinta dal resto del corpo vettura e delle sue superfici.
Le proporzioni sono pure con una netta divisione tra il lungo cofano e la parte centrale, con la linea del tetto che termina esattamente dove lunotto e coda si incontrano, senza accenni di coda o spoiler. Sofisticato il gioco di superfici tra il parafango posteriore, che incorpora prese d’aria, e il grosso diffusore posteriore che, insieme ad altri particolari, rivela una grande cura per l’aerodinamica, una volta tra i punti di eccellenza di Lexus. Il gomito della finestratura segue visivamente la linea che parte della base del passaruota anteriore e sale lungo il fianco mentre le portiere anteriori si aprono a scorrimento come in un monovolume.
L’abitacolo è organizzato per quattro persone e concepito secondo il principio dell’omotenashi, lo spirito di ospitalità giapponese che prevede non solo di accogliere l’ospite, ma di anticiparne i bisogni. A questo sarà dedicata l’intelligenza artificiale la quale provvederà inoltre, a fare dell’abitacolo della LF-ZL una “realtà interattiva in movimento”, grazie anche alla moltitudine di sensori e schermi presenti. Uno di questi attraversa la plancia per tutta la lunghezza, un altro enorme a sbalzo sta al centro e di fronte al passeggero, un altro ancora sul tunnel centrale e altri due, ai lati del volante a cloche, fanno da digital pad per il guidatore.
Intelligenza artificiale e cloud non serviranno solo per le funzioni multimediali e infotelematiche, ma anche per ottimizzare la connessione con il veicolo e l’intero ecosistema. A tale principio si attiene anche il sistema di ricarica che può interagire con la rete o l’edificio al quale è collegato, dunque parliamo di V2G (Vehicle-To-Grid), V2H (Vehicle-To-House) e V2B (Vehicle-To-Building). La LF-ZC è basata una piattaforma “software based” che vedremo su altre Lexus, avrà il sistema di propulsione e trazione Direct4 e lo sterzo by-wire, probabilmente associato anche alle 4 ruote sterzanti vista l’ampiezza del passo.
Nessuna notizia sulla batteria e sui motori, ma è verosimile che sia presente il meglio che il gruppo Toyota potrà offrire entro 5 anni. Tra questo c’è anche la batteria allo stato solido annunciate per il 2027-‘28. Le ultime cose da vedere è se e quando il modello di serie della LF-ZL debutterà, come si chiamerà e come si posizionerà. Per il nome è ragionevole pensare che sarà LZ e che, così come la RZ, non sostituisca ma affianchi la RX. Potremmo dunque vedere ancora una LS a onorare la sua storia guardando alla clientela più tradizionale e understatement e una LZ che invece che guarda al futuro e a nuovi clienti, più inclini ad apprezzare la tecnologia e a volerla mostrare.
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