Volkswagen Touareg R-Line

Nuova Touareg, specie in continua evoluzione. La prima tra i Suv Volkswagen non smette di stupire

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

Nata nel 2002 inaugurando in casa Volkswagen l’era dei Suv, capostipite di una famiglia che negli anni successivi si è considerevolmente allargata, la Touareg non rinuncia al ruolo di apripista tecnologico capace di portare al debutto soluzioni d’avanguardia evolute destinate a essere condivise con altri modelli – non solo a ruote alte – del ricco e articolato portafoglio prodotti di Wolfsburg.

E il restyling di mezza vita della terza generazione, capace dal 2018 di conquistare 400.000 clienti che vanno ad aggiungersi ai 479.000 del modello precedente, entrato in scena nel 2010, e ai 450.000 totalizzati dalla prima generazione, non fa eccezione, per esempio confermando questa vocazione con i fari a Led Hd Matrix IQ.Light che rappresentano una novità assoluta nella gamma del brand tedesco e in Italia sono di serie sull’intera gamma. 

Lo ricorda Kai Grünitz, membro del Consiglio d’Amministrazione con responsabilità dello Sviluppo tecnico, per il quale l’ammiraglia a ruote alte «è un faro tecnologico capace di introdurre sul mercato nuovi progressi poi trasferiti alle categorie inferiori, e lo conferma portando al debutto uno dei migliori sistemi di illuminazione del mondo». Il segreto è costituito da 38.432 micro Led, equamente distribuiti tra i due gruppi ottici composti ciascuno da tre proiettori. Tra l’altro, il pilota può scegliere di proiettare nella corsia di marcia un tappeto luminoso, la “Lane Light”, capace di rendere la guida di notte più confortevole e sicura, per esempio quando si tratta di attraversare al buio i cantieri autostradali più stretti. 

Tra le altre “idee luminose” portate al debutto dalla rinnovata Touareg troviamo la fascia centrale della calandra illuminata, come pure il logo VW posteriore che brilla di luce propria (rossa) al centro dei gruppi ottici a tutta larghezza di nuovo disegno, una “chicca” estetica di serie per tutte le versioni a eccezione di quella d’accesso.

Un altro esempio di “avanguardia tecnologica” è rappresentato dal nuovo sensore di carico sul tetto che, collegato in rete con il telaio, contribuisce a migliorare l’agilità di un’auto dalle dimensioni davvero importanti: 4.878 mm di lunghezza, 1.984 di altezza e 1.710 di altezza. Se è montato un box per i bagagli, il sensore trasmette l’informazione ai dispositivi di assistenza alla guida che possono così intervenire adeguatamente per aumentare la stabilità del veicolo, mentre in assenza di carico sul tetto viene favorito un comportamento più sportivo rispetto al passato.

Il dialogo tra i vari componenti si inserisce in un progetto di respiro più ampio, che fa dell’integrazione tra le tecnologie di bordo un aspetto qualificante di Touareg, come chiarisce Jochen Reichel, responsabile Dinamica di marcia e Sistemi di sterzo e regolazione: «L'interazione più puntuale tra i sistemi del telaio e di regolazione assicura una maggiore stabilità e precisione dal punto di vista sia della dinamica sia del comfort».

Nell’abitacolo profondamente rinnovato nei materiali e nelle finiture fa bella mostra di sé l’Innovision Cockpit, forse la testimonianza più visibile e rappresentativa del salto di qualità di cui l’ammiraglia a ruote alte di casa Volkswagen è stata protagonista: sotto l’apparenza di un unico, grande schermo sono infatti affiancati – secondo il concetto di progettazione “One screen design” – due display di dimensioni più che generose: quello da 12” del quadro strumenti digitale e quello del sistema di infotainment la cui diagonale è di 15 pollici.

Tra i tanti miglioramenti apportati in occasione del restyling alle funzioni di connettività troviamo la navigazione estremamente precisa con immagini in alta risoluzione e l’ulteriore evoluzione dei comandi vocali tramite i quali le funzioni medesime vengono gestite. Inedita per il modello è anche la possibilità di integrare nella vettura in modalità wireless le app del proprio smartphone grazie alla compatibilità “senza fili” con Android Auto e Apple CarPlay. Significativa anche la capacità di ricaricare più rapidamente i dispositivi elettronici presenti a bordo (smartphone, laptop e tablet) grazie alle prese Usb C da 45 W rispetto ai 15 del modello precedente.

Anche dal punto di vista della dinamica di marcia si sono registrati miglioramenti significativi, che trovano espressione nel selettore collocato sulla consolle centrale che consente di impostare diversi profili di guida – su strada e offroad – che permettono di personalizzare i parametri del cambio automatico, delle risposte dello sterzo e del motore, delle sospensioni pneumatiche disponibili in opzione e dei numerosi sistemi di assistenza alla guida. E a seconda delle versioni si possono avere anche la compensazione attiva del rollio e le quattro ruote sterzanti.

Non si può concludere l’esame degli aspetti dinamici di un’auto senza parlare dei componenti che ne rappresentano il presupposto irrinunciabile: i motori 3.0 a 6 cilindri, tutti abbinati al cambio automatico a 8 rapporti e alla trazione integrale permanente 4Motion. Sono due turbodiesel da 231 e 286 cv e due a benzina eHybrid con tecnologia ricaricabile alla spina e potenze di 381 e 462 cv, quest’ultima proposta dalla versione R ad alte prestazioni di cui approfondiamo le caratteristiche nell’articolo a fianco.

  • condividi l'articolo
Martedì 5 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 19:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA