Frontera, Opel rilancia: piccolo sì, ma a 7 posti. Reinterpretazione più evoluta nello stile e nei contenuti dello storico Suv
Opel Astra GSe, station wagon o berlina coniuga bene sportività, comfort e sostenibilità
Frontera e Grandland per il compleanno. Opel guarda a domani: altri 125 anni di storia
Opel festeggia il compleanno (sono 125 da quando venne fondata come fabbrica per la produzione di macchine da cucire) e accelera il processo di transizione verso la mobilità sostenibile. Con importanti novità di prodotto – due già quest'anno – e progetti di sviluppo ambiziosi grazie alle piattaforme e alle tecnologie condivise nell'ambito del gruppo Stellantis. La nuova generazione Grandland, ad esempio, sarà prodotta ad Eisenach, in Turingia, e si baserà sull’avanzata piattaforma STLA Medium lanciata con la Peugeot 2008. "Siamo tedeschi moderni", dice il Ceo Florian Huettl. "La priorità è progredire verso stabilimenti e modelli che rispettino l'ambiente. Entro la fine di quest'anno ogni nuova Opel avrà almeno una versione elettrica a batteria e dall'anno prossimo tutte le novità saranno solo a emissioni zero, mentre per i commerciali stiamo pianificando anche fuel cell a idrogeno".
"La grande rivoluzione dell'automotive – aggiunge il manager - si concluderà nel 2038 e Opel vuol cogliere l'opportunità offerta dal cambiamento. Lo dimostra un impianto storico come quello di Kaiserslautern, in fase di totale trasformazione per produrre batterie destinate ai modelli puliti. Inoltre lo stabilimento di Russelsheim, la casa dell'Insignia dove è nato il nostro ultimo motore a combustione, è oggi all'avanguardia nello sviluppo delle celle a idrogeno e dei più sofisticati sistemi di assistenza alla guida".
Huettl sottolinea la svolta tecnologica anche nel settore del design ("niente più modellismo tradizionale ma realtà virtuale e visualizzazione digitale") e l'evoluzione dei sistemi di vendita: "Oggi si compra online, l'Italia con una percentuale del 20% è tra i paesi più avanzati in questo campo. E cambiano anche i concessionari: solo tre anni fa erano all'80% monomarca, ora sono multibrand al 50% in Europa e al 75% in Italia. Significa ridurre le complessità, le procedure e i costi salvaguardando il business. Più semplice scegliere una Opel, acquistarla e gestirla. Questo significa essere tedeschi moderni. Inoltre offriamo vetture riconoscibili per i valori tradizionali delle auto tedesche, sia nello stile sia nei contenuti, compresi i materiali che riducono sprechi e consumi e sono riciclabili".
Sul fronte elettrificazione, la sfida evolve. "Già oggi abbiamo 15 modelli elettrificati in gamma e vendiamo in Italia una quota del 5% di vetture elettriche, superiore alla media nazionale che è del 3%" fa notare Huettl.
La prima ghiotta novità dell'anno è un B-Suv compatto che sostituirà la Crossland e si posizionerà nel segmento più importante d'Europa. Il nome è una citazione al passato: Frontera, come il Suv prodotto a fine anni Novanta fino all'inizio del Duemila. Debutterà in versione full-electric, cui seguiranno soluzioni termiche e ibride, probabilmente con il motore a benzina da 156 CV. Frontera condividerà la piattaforma con la futura Citroën C3 Aircross e sarà la prima Opel a sfoggiare il "blitz" ridisegnato, il logo luminoso che diventa manifesto stilistico del nuovo corso e che è stato anticipato dal concept Experimental svelato al Salone di Monaco e mostrato anche presso Stellantis & You, vetrina torinese del gruppo. Frontera promette un grande spazio interno. "Le nuove piattaforme consentono soluzioni straordinarie", spiega il capo dell'Advanced Design, Florian Theis. "Un esempio è proprio questo concept che ha l'impronta a terra di un'Astra e l'abitabilità di un'Insignia".
Seconda novità di quest'anno è la nuova generazione del Suv/crossover medio Grandland, che offrirà un'inedita variante elettrica. Anche per Mokka è atteso un restyling di metà carriera. Per sostenere il piano di transizione della Casa di Rüsselsheim, il gruppo Stellantis ha investito 130 milioni di euro.