Il nuovo motore E7A sviluppato da Renault insieme a Valeo è del tipo EESM privo di terre rare. Pronto per funzionare a 800 Volt, è più leggero e più potente di quello attuale.

Renault, nuovo motore elettrico E7A con Valeo senza terre rare e a 800 Volt. Sarà pronto nel 2027

di Nicola Desiderio
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Renault sta progettando insieme a Valeo un motore elettrico di nuova generazione denominato E7A che entrerà in produzione entro il 2027 facendo a meno delle terre rare e accompagnando lo sviluppo tecnologico dell’elettrificazione sia dal punto di vista del costruttore sia di quello del fornitore che collabora con molte altre case a livello globale su molteplici tecnologie.

Il nuovo motore è del tipo EESM (Electrically Excited Synchronous Motor), ovvero ad eccitazione, ma senza avvolgimenti. Renault applica tale tecnologia sin dal 2012, ad iniziare dalla Zoe, e sta continuando a farlo con i modelli basati sulla piattaforma CMF-EV, primo fra tutti la Mégane alla quale seguirà a breve la Scénic. La sua caratteristica fondamentale è proprio quella di essere un motore sincrono, ma la cui eccitazione è creata da elettromagneti (solitamente in Ferrite) insieme al rotore avvolto e non invece da magneti costruiti utilizzando terre rare come Neodimio, Samario e Disprosio. Come dice il nome, non sono abbondanti in natura e sono geopoliticamente critiche perché si trovano principalmente in paesi politicamente instabili, con condizioni di lavoro scadenti e la loro estrazione e distribuzione è quasi completamente in mano alla Cina.

Aggirarne la dipendenza ha dunque più valenze, oltre al fatto che permette di ridurre i costi e anche le emissioni di CO2. Secondo Renault, questo tipo di motore ha un impronta di carbonio inferiore del 30% rispetto a quelli a magneti permanenti ed il nuovo segna un miglioramento di analoga entità rispetto a quelli attualmente utilizzati per quanto riguarda la densità di potenza, ovvero il rapporto tra quella erogata e il suo peso. Il nuovo motore E7A erogherà infatti fino a 200 kW – ora quelli montati sulla Mégane arrivano a 160 kW – e potrà funzionare a 800 Volt integrando così la maggiore efficienza permessa da un’architettura elettrica che utilizza una tensione doppia rispetto a quella attualmente impiegata da Renault. Le competenze di quest’ultima si concentrano dunque sullo statore, ovvero la parte esterna del motore.

Valeo invece vanta una competenza superiore per quanto riguarda il rotore, ovvero la parte interna che si muove e girando crea il moto necessario a muovere la vettura, in particolare per le modalità di avvolgimento hairpin, letteralmente “forcina per i capelli”, utilizzata anche da altri specialisti e che permette di ricavare avvolgimenti con maggiore densità di rame, dunque in grado di sviluppare potenze superiori. Il nuovo motore è frutto di un accordo specifico stabilito nel febbraio del 2022 tra Renault e Valeo e Valeo Siemens eAutomotive, joint-venture paritaria che era stata formata alla fine del 2016 e della quale nel luglio del 2022 Valeo ha rilevato tutte le quote dal gigante tedesco. Renault e Valeo hanno anche stabilito nel maggio scorso un accordo per sviluppare la piattaforma definita da software che farà da base alle Renault di prossima generazione.

Del motore E7A non si sa altro. Dalle prime foto appare molto compatto, con una disposizione sfalsata tra motore e trasmissione, per limitarne l’alterzza, e una parte elettrica praticamente invisibile grazie all’elevata integrazione. Probabile che l’elettronica di potenza sia costituita da un inverter al carburo di silicio (SiC) al posto degli attuali del tipo IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) e che il raffreddamento sia ad olio, sfruttando un fluido dielettrico, dunque che non conduce corrente elettrica, dotato di elevato potere lubrificante. Il nuovo motore sarà prodotto a Clèon, dove Renault già produce le proprie unità elettriche, ed è verosimile che sia solo il primo membro di una nuova famiglia che sarà utilizzata anche da Nissan e Mitsubishi, soprattutto se crescerà il numero dei modelli prodotti in Europa da questi marchi in collaborazione con l’alleato francese.

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Mercoledì 1 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 02-11-2023 17:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA