Belgrado permetterà alle auto con targa kosovara di entrare in Serbia, ha annunciato martedì un funzionario serbo, una decisione che sembra aprire la strada alla risoluzione di un’annosa disputa tra la Serbia e il suo vicino, di cui non riconosce l’indipendenza. La decisione è stata presa per «facilitare la libera circolazione di tutti i veicoli» provenienti dal Kosovo, ha dichiarato martedì l’emittente pubblica serba RTS, citando il capo dell’ufficio serbo per il Kosovo, Petar Petkovic. Finora i veicoli provenienti dalla Serbia o dal Kosovo potevano attraversare il confine a condizione di apporre degli adesivi sugli emblemi nazionali visibili sulle targhe. Questa misura entrerà in vigore il 1° gennaio, ha dichiarato Petkovic. «Permettere a tutti i veicoli di viaggiare (...) è una decisione puramente pratica, per facilitare la libertà di movimento delle persone, e non può essere interpretata come un riconoscimento dell’indipendenza proclamata unilateralmente del cosiddetto Kosovo», ha detto Petkovic.
La Serbia aveva accettato di riconoscere le targhe del Kosovo e viceversa in seguito a un accordo raggiunto nel 2011 sotto l’egida dell’Unione Europea, ma la decisione non è mai stata pienamente attuata.Nel 2022, il Kosovo ha fatto marcia indietro sulla controversa decisione di sanzionare gli automobilisti che non avessero sostituito le targhe serbe con quelle emesse da Pristina. La minoranza serba del Kosovo, che rimane fedele a Belgrado e si considera ancora parte della Serbia nonostante l’indipendenza del Kosovo nel 2008, ha reagito abbandonando le amministrazioni locali del Kosovo settentrionale a maggioranza serba e istituendo blocchi stradali, un movimento di blocco punteggiato da scontri con la polizia.Da allora, «il 99%» dei serbi del Kosovo ha volontariamente sostituito le proprie targhe con quelle rilasciate da Pristina, ha aggiunto Petkovic, spiegando che per loro si trattava di una necessità della vita quotidiana.