Risarcimenti del danno per malasanità, richieste da record alla Asl di Frosinone

La commissaria Pulvirenti: «Ogni giorno ne riceviamo 7-8, anche di molti anni fa»

Risarcimenti del danno per malasanità, richieste da record alla Asl di Frosinone
di Giovanni Del Giaccio
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Martedì 30 Aprile 2024, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 07:22

Dialogo e collaborazione. Sono le parole risuonate a più riprese nella sala teatro della Asl di Frosinone, nel corso dell’incontro “I controlli della Corte dei Conti nelle aziende sanitarie locali e la responsabilità dei dipendenti per danno erariale”. Relatore d’eccezione il magistrato Vittorio Raeli, presidente della sezione Corte dei conti della Basilicata, il quale - a braccio e senza tecnicismi - ha intrattenuto per oltre un’ora i presenti, rispondendo successivamente alle domande.

È necessario, però, partire dalle conclusioni della commissaria dell’azienda, Sabrina Pulvirenti, che ha ricordato come la Asl di Frosinone è citata nella relazione della magistratura contabile per 66 milioni di euro e soprattutto che «ogni giorni arrivano 7-8 richieste di risarcimento per malpractice, una addirittura del 2017». Sono i danni che i familiari di presunti casi di malasanità chiedono e che in molti casi sono liquidati. «Una situazione che stiamo affrontando - ha aggiunto la Pulvirenti - con un gruppo che si occuperà esclusivamente di questo. Ciò che voglio dire a voi operatori, ai colleghi medici in particolare, è alzate la mano se avete un problema, segnalateci se qualcosa non va e non sarete lasciati soli». Il contenzioso per la Asl di Frosinone è un nervo scoperto, ma ci sono casi nei quali difendendosi al meglio porta a dei risultati. Anche per questo l’invito a «chiedere supporto». Altro caso sul quale sono in corso accertamenti, invece, è quello relativo alle contestazioni per la “esplosione” della spesa farmaceutica.

LA GIORNATA

L’evento - che era destinato al personale dirigente e proseguirà anche oggi - ha visto i saluti istituzionali del prefetto, Ernesto Liguori, del sindaco Riccardo Mastrangeli e della presidente della commissione sanità della Regione, Alessia Savo. Il prefetto ha sottolineato l’importanza di «fare gli interessi pubblici quando si assegna un appalto, l’amministrazione non lavora per sé ma per il cittadino».

Mastrangeli, dal canto suo, ha ricordato i dieci anni da assessore al bilancio, quando «grazie al confronto costante e pur in situazione di difficoltà siamo riusciti a fare degli investimenti». La Savo, invece, ha sottolineato come «è necessario tenere in salute anche i bilanci e prevenire la corruzione».

Il magistrato, sollecitato fra gli altri da Fabrizio Zoli, segretario dell’Ordine degli avvocati, ha toccato diversi punti spingendo sempre sulla necessità di un confronto tra chi arriva per «rilevare delle criticità, attenzione, non delle illegalità». C’è poi il discorso della «burocrazia difensiva» ovvero di chi teme ad apporre la sua firma sulle pratiche perché poi la Corte dei conti potrebbe intervenire: «Purtroppo c’è una percezione errata del nostro compito, molte cose sono cambiate, il contraddittorio aiuta, non possiamo dare pareri preventivi ma non dobbiamo essere visti come dei nemici delle amministrazioni». Sulla responsabilità del personale, dei medici in particolare, affrontato il discorso della legge Gelli e anche la proposta Foti in discussione in Parlamento «che può rappresentare un punto di incontro rispetto alle richieste di risarcimento».

La fase delle domande è stata quella in cui, tra l’avvocatura dell’azienda e alcuni medici, sono emersi i problemi quotidiani che ci si trova ad affrontare quando arrivano richieste di risarcimento e, successivamente, c’è la rivalsa nei confronti del personale. In sala anche l’esperienza di chi è stato “assolto” dal presunto danno erariale «dopo nove anni». Tempi inaccettabili, altro tema sul quale è necessario intervenire.

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