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LE MANS – Sorpassi, lotta serrata e condizioni climatiche mutevoli, non sta di certo mancando lo spettacolo nella 24 Ore di Le Mans. Allo scoccare della terza ora di corsa al comando troviamo la Ferrari 499P di Robert Shwartzman. Gli uomini di AF Corse sinora hanno letto alla perfezione l’evoluzione della gara approfittando anche di una Slow Zone per guadagnare il comando. Come prevedibile, Toyota sta uscendo sulla distanza con Sebastien Buemi che è salito in seconda posizione seguito dalla Porsche di Michael Christensen.
La tanto attesa pioggia è arrivata su Le Mans. Inizialmente prevista per la partenza, lo scroscio d’acqua si è abbattuto sul circuit de la Sarthe dopo un’ora e quaranta di gara per scompaginare le carte. La pioggia ha interessato oltre al primo settore anche il tratto finale del tracciato. La Ferrari non si è fatta cogliere impreparata e ha richiamato ai box Nicklas Nielsen per montare le gomme da bagnato. La mossa ha pagato con il danese che ha ripreso il comando sorpassando Robert Kubica, rimasto sulle slick.
La pioggia è, però, stata di breve durata. Sul circuit de la Sarthe le nuvole hanno fatto spazio a un timido sole sufficiente per asciugare l’asfalto. Ciò ha costretto, coloro che erano passati agli pneumatici da bagnato, a transitare nuovamente dai box per montare le slick. Le mutevoli condizioni di aderenza hanno però tratto in inganno Thomas Flohr che, poco dopo le 18, ha perso il controllo della sua Ferrari 296 GT3 sbattendo contro le barriere della chicane Dunlop.
A salire in cattedra è stato così Kubica che ha approfittato della Slow Zone, chiamata per spostare la vettura dello svizzero, per riprendere le redini della gara. Strategia copiata anche dal muretto box Ferrari che ha richiamato Nielsen per cedere il volante ad Antonio Fuoco. Neppure il tempo di riprendere le ostilità, che Robin Frijns ha saggiato le barriere della Chicane Ford. Pur visibilmente danneggiata alla sospensione posteriore sinistra, l’olandese è riuscito a riportare ai box la BMW M Hybrid V8 LMDh.
Riprese le ostilità è toccato a Shwartzman, subentrato a Kubica, mantenere il controllo della gara. Il ritmo costante, oltre al non aver montato le gomme da bagnato, ha premiato la Toyota di Buemi. Lo svizzero si è così inserito nella lotta di vertice avendo la meglio sulla Porsche di Christensen. A completare la top 5 le due Ferrari di James Calado, che ha preso il posto di Antonio Giovinazzi, e Fuoco. Il lavoro degli uomini del Team Jota sta venendo ripagato da Callum Illot, sesto con la Porsche 963 LMDh davanti alla Toyota di Kamui Kobayashi partito dal fondo della griglia.
La pioggia ha condizionato anche la gara delle LMP2. Ad avere la meglio è stato l’Inter Europol Competition, il team che un anno fa aveva sbancato proprio a Le Mans. Dopo l’ultima sosta, Clement Nocalak ha avuto la meglio, nella chicane di Mulsanne, sulla Vector di Patrick Pilet. Terzo Ritomo Miyata, al volante della Oreca del Cool Racing, seguito dal portacolori dello United Autosports Bijoy Garg.
A dettare il ritmo in LMGT3 è Morris Schuring. Il pilota della Porsche 911 ha approfittato del cambio pilota della Lexus RCF numero 87 per salire al comando di classe. Tekeshi Kimura, dopo aver preso il volante da Esteban Masson, è rientrato in pista in terza posizione anche alle spalle della BMW M4 GT3 di Ahmad Al Harthy.