Il Suv che può girare su se stesso, galleggiare, fare 1.000 km con un (doppio) pieno e, come se non bastasse, fa lo 0-100 km/h in 3,6 secondi e raggiunge 200 km/h, esiste. Si chiama YangWang U8 ed è il modello di punta del nuovo marchio premium di BYD, il costruttore cinese che sta battagliando con Tesla per la supremazia delle vendite di auto elettriche nel mondo e ha già pianificato la costruzione di uno stabilimento in Ungheria per produrre in Europa.
Ma che cosa è l’U8? Un mostro di dimensioni e tecnica avanzata, lungo 5,32 metri, largo 2,05 e alto 1,93 metri, con stile e forme che non intendono mascherare neppure uno dei suoi numerosi centimetri, con tanto di ruota di scorta in coda e un abitacolo che è un concentrato di lusso e tecnologia. E non è solo scena, perché sotto la U8 c’è la nuova piattaforma e4 che il gruppo di Shenzen ha riservato alle sue vetture più costose e sofisticate.
Gli interni sono un trionfo di pelle Nappa, legno Sapele, sedili con massaggio “hot stone” e di schermi: un’OLED da 12,8” per il guidatore, uno verticale da 23,6” duale (offre due visioni diverse a pilota e passeggero) al centro, più l’head-up display a realtà aumentata con superficie virtuale di 70” e gli altre tre a disposizione di chi è accomodato sulla poltrona posteriore.
Per ricaricare gli smartphone ci sono tre piastre a induzione e non mancano il frigobar, il tetto panoramico con effetti luminosi e un sistema audio a 22 altoparlanti con Dolby Atmos 7.1.4. Di altissimo livello anche la parte elettronica. A sovrintendere il tutto ci sono 6 centraline ad alta potenza tra cui quella addetta alla sicurezza dotata di processore Orin dual core da 508 TOPS per elaborare i dati che provengono da 38 sensori tra cui i 5 radar millimetrici, 14 ultrasonici, 16 telecamere e 3 Lidar, ben visibili sul bordo superiore del parabrezza. Ci sono infatti l’assistenza per la guida in autostrada e in città, la funzione di parcheggio automatico e la navigazione connessa, ma sono previsti aggiornamenti over-the-air che aggiungeranno nuove funzioni di bordo. Ma le vere meraviglie della U8 sono nelle sue capacità su terra e nell’acqua. Sì, proprio nell’acqua perché il megasuv cinese può galleggiare su un fiume o un lago per 30 minuti, avanzare a 3 km/h e persino cambiare rotta. Per i patiti della tecnica, basti dire che è stato omologato secondo lo standard IP68, lo stesso che certifica la capacità di un dispositivo di essere immune alle polveri e di poter rimanere immerso senza limiti di tempo.
Ovviamente, per affrontare queste situazioni c’è una modalità di guida specifica che provvede a chiudere portiere e finestrini aprendo al contempo il tetto apribile. La casa raccomanda però di non utilizzare questa funzione come un giocattolo, ma solo in situazioni di vera emergenza: quando è necessario guadare fiumi o affrontare zone alluvionate con l’obbligo di passare poi in officina per sottoporre il mezzo ad un controllo generale accurato. Altrettanto sofisticato è il sistema di sospensioni con elementi idraulici a controllo elettronico che adattano automaticamente l’altezza da terra modificando l’escursione per ben 15 cm. C’è anche una modalità che permette di abbassarla al minimo possibile quando si fa campeggio oppure bisogna caricare o scaricare la vettura. Il sistema è garantito per 300mila sollevamenti e provvede ovviamente a regolare il grado di smorzamento e la rigidità in modo da ottenere la migliore sintesi tra comfort, tenuta di strada e comportamento in fuoristrada. Non stupisce che la profondità di guado raggiunga il metro, mentre gli angoli di attacco (36,5°), uscita (35,4°) e di dosso (25,5°) sono probabilmente i migliori in assoluto, permettendo prestazioni in fuoristrada praticamente illimitate, grazie anche alle 16 diverse modalità di guida.
La conferma viene dal fatto che la U8 è il primo off-road elettrificato ad aver raggiunto il picco Bilutu che si trova nel deserto di Badain Jaran ed è soprannominato l’Everest dei deserti perché, con i suoi 500 metri di altezza, è la cima di sabbia permanente più alta del pianeta. E parliamo di un mezzo che pesa a vuoto quasi 3 tonnellate e mezzo. Difficile non esprimere superlativi anche per il sistema di propulsione dotato di 4 motori elettrici capaci di erogare complessivamente 880 kW (quasi 1.200 cv) e 1.280 Nm coppia. La batteria da 49 kWh di capacità è a celle blade LFP senza moduli e integrata nella scocca secondo il concetto CTB (Cell To Body).
Il caricatore permette di incamerare energia fino a 110 kW di potenza e, alla bisogna, alimentare dispositivi esterni fino a 6 kW. Da sola basta a muovere l’U8 per 180 km, poi interviene un 2 litri turbo da 272 cv che provvede a ricaricare la batteria estendendo l’autonomia del megasuv cinese fino a 1.000 km. Parliamo dunque di un incrocio tra una nave da crociera e un carrarmato, nel vero senso della parola perché l’ultima delle sue meraviglie è il cosiddetto tank-turn, ovvero la capacità di girare su stesso. Lo YangWang U8 è destinato (per ora) al mercato interno con un prezzo inferiore a 1,1 milioni di yuan, pari a 144mila euro. E non sarà solo.
Assai probabilmente infatti ci sarà una versione 100% elettrica già dal prossimo anno mentre in gamma ci sono già la U7 e la U9, entrambe basate sulla stessa piattaforma e4. La prima è una superberlina lunga 5,26 metri, anch’essa ha 4 motori per 960 kW complessivi ed è capace di raggiungere 270 km/h inoltre, grazie alla batteria LFP da 135,5 kWh e un’aerodinamica da record (cx di 0,195), ha un’autonomia di 800 km. La seconda è una supersportiva di potenza e caratteristiche analoghe con la possibilità, in più, di essere ricaricata da due colonnine simultaneamente per una potenza totale di 500 kW. Le prestazioni: 0-100 km/h in poco più di 2 secondi, i 400 metri da fermo in meno di 10 secondi e oltre 309 km/h, da scatenare preferibilmente in pista sfruttando il sistema di telemetria di bordo che ha in memoria una trentina di tracciati, ma soprattutto un assetto a controllo attivo capace di variare la propria altezza di ben 75 mm in soli 150 ms.