la Lotus Evija

Lotus Evija, il mito di Chapman diventa elettrico per l’auto più potente al mondo

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

ROMA - La Lotus sta per rinascere elettrica e lo farà con l’auto stradale più potente al mondo. Si chiama Evija ha 2.000 cv ed è figlia del cosiddetto progetto Omega che si è trasformato nella Type 130. Come è noto infatti, tutti i modelli di Lotus, stradali o da competizione che siano, sono contrassegnate da un numero progressivo, sin da quando fu fondata nel 1948 dal celeberrimo Colin Chapman.

La Evija è un modello tuttavia importantissimo perché è la prima elettrica nella storia del marchio ed è la prima auto della gestione Geely, il gruppo che l’ha rilevata nel 2017 aggiungendolo al suo profumato bouquet composto da Volvo, Polestar, Lynk & Co. Proton e il 50% di Smart senza contare che parliamo del principale azionista di Daimler con il 9,69% di capitale.

Ma ci sono altre curiosità legate al nome. Evija deriva da Eva, la prima donna dell’umanità nella Bibbia e che in ebraico vuol dire “prima fra i viventi”. Il nome del progetto Omega ha poi un altro precedente nella storia di Lotus. Quando infatti la casa di Ethel apparteneva a General Motors (tra il 1986 e il 1993), così come la Opel, ai tedeschi venne in mente la folle idea di fare una versione sportiva della loro paciosa ammiraglia Omega, per rispondere alla Lancia Thema 8.32 con V8 Ferrari e alla Ford Sierra Cosworth.

Ne venne fuori nel 1989 la Omega Lotus, una 4 porte spinta da un 6 cilindri in linea 3,6 litri biturbo da 377 cv, capace di chiudere lo 0-100 km/h in 4,9 secondi e raggiungere i 277 km/h. Roba da lasciare indietro, a quel tempo, la BMW M5 e la Porsche 911 Turbo. Il cambio era preso dalla Corvette. La Lotus in quegli anni sviluppò per GM la Opel GT e il telaio in alluminio rivettato della Elise, rimasto fondamentalmente inalterato fino ad oggi ed utilizzato anche per Exige, Evora e persino per le prime Tesla Roadster.

Questo vuol dire che, in un certo senso, una Lotus elettrica è già esistita ed ha fatto storia. Ma ci sono anche altre cose che prima non si erano mai viste su una Lotus come le porte a dietro o il sistema infotelematico aggiornabile over-the-air, ma è anche la prima auto al mondo con i fari laser anche per gli anabbaglianti. Ma la Evija è anche nuova come Lotus perché le creature di Chapman avevano sempre puntato sulla leggerezza e non certo sulla potenza.

La Evija invece sarà l’auto più potente al mondo, 5 volte la Lotus più potente attualmente a listino. Ciò non toglie che sia un’auto molto raffinata aerodinamicamente, secondo la tradizione del costruttore che con la Type 88 di Formula ha inventato l’effetto suolo e le minigonne, ma ha anche fissato in alcune massime il credo profondo del motorismo britannico. La Evija sfrutta il principio della porosità dei flussi, sfruttato dai prototipi che corrono nei campionati di durata e ha un approccio profondamente funzionale.

La plancia, ad esempio, è integrata nel telaio che, per la prima volta su una Lotus stradale, è in fibra di carbonio. È in un sol pezzo, pesa solo 129 kg ed è prodotto dalla CPC di Modena. Anche la prima Lotus in carbonio, la monoposto Type 88 di Formula 1 del 1981, ebbe qualcosa di italiano. Era infatti guidata dal compianto Elio De Angelis e da Nigel Mansell, poi diventato pilota della Ferrari. Vale la pena ricordare che la Lotus ha vinto nella massima serie automobilistica ben 6 titoli Costruttori e 7 per Piloti.

La Evija monta 4 motori elettrici della Integral Powertrain da 500 kW e 425 Nm l’uno. La batteria da 70 kWh è della Williams Advanced Engineering ed è posizionata centralmente a vista, come se fosse il propulsore di un’auto a motore centrale. La particolarità è che può essere sostituita facilmente con una specifica per i trackday. L’autonomia è di 400 km (WLTP) e potrebbe ricaricarsi a 800 kW in 9 minuti. Con i sistemi attualmente più evoluti a 350 kW ci vogliono 18 minuti per un pieno e 12 minuti per l’80%.

Raffinatissima la dinamica, con sospensioni push-rod a 3 ammortizzatori per assale e soprattutto con la possibilità di regolare istantaneamente potenza e coppia per ogni ruota. Gli pneumatici posteriori sono montati su cerchi da 21 pollici, gli anteriori sono da 20”. I freni hanno dischi carboceramici e sono della AP Racing, azienda del gruppo Brembo. Il peso totale è di 1.680 kg per un rapporto peso/potenza di 840 g/cv, molto vicino a quello di una monoposto di Formula 1 con il pieno di benzina è intorno ai 750 g/cv.

Le prestazioni sono semplicemente terrificanti, non tanto per la velocità che dovrebbe superare le 200 miglia orarie (324 km/h), ma per la capacità di accelerare in qualsiasi istante, da qualsiasi andatura. La Evija va da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e meno di 9 gliene servono per arrivare a 300. In ripresa bastano 3 secondi per passare da 100 a 200 km/h, 4 secondi per andare da 200 a 300 km/h. La nuova Lotus sarà prodotta, come da tradizione a Ethel in 130 esemplari dal costo di almeno 2 milioni di sterline.

  • condividi l'articolo
Martedì 14 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2020 10:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti