ROMA - Per effetto della stretta sulle emissioni che è contenuta nelle nuove norme europee - e che riguardano gli autoveicoli omologati dopo il primo settembre 2017 - a partire dal 2020 dallo scarico dei diesel e dei motori benzina a iniezione diretta CDI (lo sono ormai quasi tutti) non uscirà in pratica più particolato, uno dei 'nemici' più temibili dell'apparato respiratorio. Lo sottolinea l'AECC - Associazione per il Controllo delle Emissioni tramite Catalizzatore - che ha analizzato dettagli e positività delle nuove norme europee RDE (Real Driving Emissions) che prevedono la misura delle emissioni anche in condizioni reali di guida su strada, attraverso speciali attrezzature montate sui veicoli.
Tra le altre novità, egualmente positive per l'ambiente e le persone, ci sono la stretta sugli NOx, misurati su strada e non in laboratorio, e che non potranno superare di 2,1 volte quanto certificato (in laboratorio) per l'omologazione Euro 6 in vigore attualmente con un'ulteriore riduzione a 1,5 volte entro il gennaio 2020. Assieme alle norme RDE sono entrati i vigore anche gli standard WLTP (Worldwide-harmonized Light vehicle Test Procedure) che avvicinano i controlli eseguiti in laboratorio a quelli su strada. Come ribadisce AECC questa novità servirà a rendere i test più vicini alla realtà della circolazione e dell'uso dell'auto, con maggiori velocità sui banchi prova e durate incrementate. Le misure delle emissioni di CO2, di NOx e degli altri prodotti della combusione e, soprattutto, dei consumi saranno dunque più credibili e trasparenti.