TORINO - «Puntiamo a vendere 10mila Microlino nel 2024 in Europa. Per un’azienda delle nostre dimensioni è un obiettivo importante». Lo ha sottolineato Oliver Ouboter, chief operating officer dell’azienda che produce il nuovo quadriciclo elettrico Microlino, nell’incontro organizzato dall’Unione Industriali nell’ambito delle iniziative per i 90 anni del Museo Nazionale dell’Automobile. «Abbiamo già prodotto 1.500 vetture, le stiamo consegnando. Il primo mercato è la Svizzera, ma anche la Germania e l’Italia, poi il Belgio e la Francia. L’obiettivo per quest’anno è di arrivare a 7-10 Paesi europei, il prossimo anno al Regno Unito anche se non abbiamo ancora un accordo con un importatore, e i Paesi Nordici.
La produzione oggi si attesta a 20 vetture al giorno, quindi circa 5.000 all’anno» ha spiegato Ouboter. «La Microlino ha già 30.000 prenotazioni in Europa. Ne sono arrivate anche dagli Stati Uniti, ma le normative sono diverse e quindi bisogna aspettare, e abbiamo richieste dall’Asia. Il pubblico è eterogeneo, con motivazioni di acquisto diverse: c’è chi apprezza il design, chi l’aspetto pratico e chi è più interessato a quello ecologico. I clienti tipici sono giovani o famiglie che hanno già figli grandi» ha aggiunto Ouboter che ha sottolineato il ruolo di Torino. «Il progetto - ha ricordato - è partito nel 2020, Cecomp ci aiutato nell’industrializzazione.
La linea di assemblaggio si trova a La Loggia (Torino). In Svizzera non esiste un settore automotive, abbiamo cercato un luogo come Torino che avesse la storia e la tradizione, il posto migliore per avviare questo progetto». Ouboter ha detto che in Italia la vettura costerà tra i 16 e i 23.000 euro e saranno previste formule di leasing e finanziamento. Tra i modelli fonte d’ispirazione della Microlino le vetture degli anni ‘50 del 900 come l’Isetta che nel 2022 ha compiuto 70 anni.