«Se vuoi continuare a vincere devi avere la moto migliore. E Marc Marquez vuole vincere ancora». L’addio alla Honda, dopo 11 anni, del campione spagnolo ricorda quello di Giacomo Agostini, che nel 1974, sceso dalla amata MV Agusta, salì sulla Yamaha per ottenere in due stagioni altrettanti titoli mondiali, nelle classi 350 e 500, gli ultimi dei 15 raccolti in carriera. «Non deve essere stata una decisione facile lasciare un colosso come Honda, il costruttore del motore che domina in F1. Marc chiedeva garanzie precise di ritornare competitivo e si vede che non ne ha avute - aggiunge Agostini - Io feci la strada inversa: da una piccola realtà che sfornava 50 moto al giorno passai ad un gigante che ne produceva a migliaia. Ma anche per me fu difficile perché lasciavo la mia seconda famiglia».
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