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UMEÅ – La prima gara dopo tanti anni senza uno dei Sébastien (Loeb e Ogier) protagonisti del World Rally Championship è il Rally di Svezia, seconda tappa del circuito iridato del 2022. Hyundai e Toyota si sono spartite quasi equamente i successi dei primi sette stage: tre li ha vinti la scuderia coreana e quattro quella giapponese. La M-Sport che rappresenta la Ford, almeno per ora, risulta praticamente “non pervenuta”, anche perché Craig Breen, che era il secondo della classifica fra i partenti, è uscito di scena quasi subito per un problema meccanico alla sua Ford Puma Wrt.
In testa alla classifica provvisoria (e anche generale mondiale) si è così insediato il pilota più esperto fra quelli in gara, già cinque volte vice campione del mondo. Cioè quel Thierry Neuville a 33 anni e mezzo insegue ancora l'obiettivo di una vita nonostante il non proprio esaltante esordio nel Rallye Monte-Carlo. Con la Hyundai i20 N, il belga è andato al primo dei due riposi con un vantaggio peraltro risicato, appena 4,3 secondi, sul rampante finnico Kalle Rovanperä (Toyota Yaris).
Il podio virtuale è completato da Elfyn Evans, il cui ritardo dal compagno di squadra è di 3,1''. Anche il quarto della generale è al volante di una macchina giapponese ed è vicinissimo, Esapekka Lappi, che viaggia a soli 14 decimi dal britannico. La seconda e ultima Hyundai superstite è pilotata da Oliver Solberg: lo svedese è quinto, ma già a quasi mezzo minuto. L'estone Ott Tänak è stato costretto a fermarsi per un problema meccanico nella sesta cronometrata.
Il sesto, il piazzamento cui era abbonato la passata stagione, è il giapponese Takamoto Katsuta (Toyota Yaris) a 1:18.9 dalla vetta. Le Ford Puma Wrt di Adrien Fourmaux e Gus Greensmith sono solo settima e ottava a 14 e quasi 30 secondi dal pilota nipponico. In nona posizione c'è così il “solito” Andreas Mikkelsen, che con la Skoda Fabia Evo è il primo del Wrc2. Lorenzo Bertelli, che figurava nella entry list iniziale con la vettura ibrida dell'Ovale Blu, non è partito.
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