PALM BEACH - Al recente Boat Show di Palm Beach la nautica italiana ha fatto come tradizione la sua gran bella figura, e uno dei marchi leader della nostra cantieristica, ovvero Azimut, ha conquistato la scena con i modelli Grande 36M e 26M, ammiraglia e vice ammiraglia di una gamma che comprende anche le linee S, Verve, Fly e Magellano. Ma il cantiere della famiglia Vitelli ha riservato ai visitatori del salone della Florida anche un colpo di teatro inatteso, un’autentica sorpresa, destinata a rafforzare ulteriormente non solo l’immagine e le potenzialità del marchio, ma l’intero Made in Italy.
Il riferimento è al Grande 44M, imbarcazione più grande mai prodotta da Azimut, e dunque destinata, con i suoi 44 metri, a occupare il ruolo di ammiraglia dell’intera flotta. Per ora è soltanto un progetto (l’imbarcazione finita, al momento, “esiste” solo nei computer dei progettisti, e verrà presentata in acqua non prima del settembre del 2026, al Salone di Cannes), ma lo stile, gli allestimenti e la tecnologia (di assoluta avanguardia) sono stati già definiti in tutti i dettagli e presentati con dovizia di particolari alla stampa, ai dealers e ai potenziali clienti americani. Stenterete a crederci, ma il cantiere ha comunicato che cinque affezionati armatori proprietari di imbarcazioni Azimut hanno già ordinato il nuovo yacht.
Nell’evento di presentazione svoltosi a Palm Beach è stato spiegato che il nuovo modello, il più grande mai costruito da Azimut, “vuole essere espressione della sua missione: coniugare innovazione tecnologica, design visionario e attenzione alla sostenibilità ambientale”.
“Il nuovo Grande 44M – ha tenuto a dire Marco Valle, amministratore delegato del gruppo Azimut-Benetti - è la prova che la vera innovazione anticipa desideri reali degli armatori. Lo confermano le cinque unità vendute ancora prima della presentazione ufficiale della barca, tutte acquistate da armatori Azimut che conoscono il valore del cantiere e desiderano crescere assieme a noi”.
A giudicare dai rendering mostrati a Palm Beach il nuovo super yacht si sviluppa su quattro ponti, invece che sui tradizionali tre, e mette in mostra un design dalle linee fluide e decise, che avvolgono e scolpiscono volumi importanti. Di spicco, in particolare, la scelta di spostare la timoneria sul quarto ponte, che libera l’Upper Deck, trasformato in un Owner’s Deck con suite armatoriale e terrazza privata affacciata sull’orizzonte.
Il concept è nato dalla collaborazione con Alberto Mancini, partner tradizionale del cantiere, mentre per l’interior design si è cimentato per la prima volta con Azimut lo studio di architettura m²atelier, noto per i progetti creativi firmati in molteplici settori, dalle residenze agli alberghi, dal retail al design di prodotto. Una nota del cantiere informa che “il corretto bilanciamento tra stile, eleganza e funzionalità è alla base del lavoro svolto per gli interni”.
A poppa del Grande 44M viene riproposto il “mezzanine deck” con terrazza vista mare che ha segnato il successo del Grande Trideck. “In questo caso – viene sottolineato - il palcoscenico sul mare è reso ancora più unico dalla piscina che gioca con le trasparenze per permettere di mantenere sempre il contatto con l’acqua e rendere ancora più magico il beach club”.
Quanto alla zona di prua del ponte superiore, può essere allestita come media room a disposizione degli ospiti o ad uso privato dell’armatore, oppure come zona dining verandata che accoglie fino a 12 persone. In entrambi i casi spiccano vetrate di quasi due metri.
Per ora non sono state fornite anticipazioni sul numero di cabine e di posti letto per armatore, ospiti ed equipaggio, d’altra parte è immaginabile che gli allestimenti interni saranno flessibili, ovvero modulabili in base alle richieste dei clienti. E’ stato invece illustrato con dovizia di particolari il contenuto tecnico del progetto, dal quale emerge con chiarezza che il nuovo yacht non sarà soltanto un capolavoro di design e lifestyle, ma anche un oggetto dall’architettura navale estremamente avanzata, capace di segnare una nuova tappa importante sulla rotta green tracciata da Azimut. L’imbarcazione, infatti, sarà anche l’ammiraglia della famiglia dei Low Emission Yacht del cantiere, ovvero dei modelli che offrono una riduzione delle emissioni dal 20 al 30% rispetto alle architetture navali più tradizionali di analoga dimensione.
L’innovativa piattaforma navale del Grande 44M si basa su una carena Dual Mode, sull’introduzione della tecnologia foil Hull Vane e sul sistema Mild Hybrid Plus Zero Emission Hotel Mode. Ma andiamo con ordine. La carena Dual Mode, sviluppata grazie alla collaborazione tra P.L. Ausonio Naval Architecture e il dipartimento Ricerca & Sviluppo di Azimut, rappresenta la fusione fra due tipologie di carene tradizionali: la parte prodiera è tipica di un dislocante veloce, mentre la parte che va da metà barca verso poppa presenta un chine tipico delle carene plananti. “Il risultato – informa il cantiere - è uno scafo che garantisce una riduzione considerevole di consumi ed emissioni in tutto il campo delle velocità”.
Di spicco l’introduzione, per la prima volta a bordo di un Azimut, della tecnologia foil. Ciò grazie alla collaborazione fra Hull Vane, azienda olandese leader globale nella progettazione di soluzioni idrodinamiche avanzate, e il dipartimento Ricerca & Sviluppo del cantiere, che ha maturato una grande esperienza nella progettazione e produzione di manufatti in carbonio. Non si tratta, ovviamente, di un sistema di “ali” mirato a sollevare la barca, ma di un dispositivo fissato alla poppa in grado di generare maggiore spinta. Più in dettaglio, secondo i tecnici che hanno lavorato al progetto “l’ala in carbonio Hull Vane fissata a poppa è in grado di ridurre l’onda di poppa e di generare una spinta in avanti, garantendo un’ulteriore riduzione della resistenza complessiva oltre ad uno smorzamento di beccheggio, oscillazione e rollio in navigazione”.
D’altra parte, la capacità di combinare comfort di bordo e attenzione alla sostenibilità ambientale è una caratteristica distintiva dei più recenti progetti di Azimut, che oggi già offre 6 modelli equipaggiabili con un sistema Zero Emission Hotel Mode che permette di sostare in rada dalle 4 alle 8 ore a generatori spenti. Sul Grande 44M questa tecnologia dovrebbe trovare la sua massima efficienza in combinazione con il sistema Mild Hybrid Plus, nuovo livello di elettrificazione sviluppato dal reparto Ricerca & Sviluppo del Gruppo Azimut|Benetti in collaborazione tecnica con Asea Nautica. Il sistema Mild Hybrid Plus Zero Emission Hotel Mode oggi è l’unico che permette di navigare a generatore spento con tutte le utenze accese, producendo inoltre un surplus di energia in grado di ricaricare il pacco batterie.