NAPOLI - A conclusione della seconda giornata degli Stati Generali della Nautica in corso a Napoli nell’ambito del 50° Nauticsud, si è svolta anche la cerimonia di consegna degli Award Nauticsud 2024, nel corso della quale, oltre alla ministra Santanchè, è stato premiato il titolare di Victory Design Brunello Acampora, uno dei più illustri esponenti della scuola di progettazione napoletana, ormai noto nel mondo per aver firmato imbarcazioni d’ogni tipo.
“Sono sinceramente onorato di ricevere questo premio nella mia città e nel salone di casa, dove ho presentato il mio primo progetto, l’Albatros degli anni 80” ha tenuto a dire Acampora, ricordando il ruolo di Victory Design, con cui da 35 anni promuove l’innovazione contribuendo alla diffusione del miglior Made in Italy nel mondo. Negli anni, infatti, Victory è stata partner di alcuni tra i più grandi nomi della nautica internazionale come Pershing, Bertram, Crn, Riva, Cantieri di Sarnico, Colombo, Tencara, Apreamare, Alen Yachts, Ferretti, e ultimamente Solaris Power e Lancia Aprea. Un’attività intensa, che testimonia la capacità di operare al meglio su tutti i fronti della nautica, dai natanti ai super yacht, dai gozzi alle lance, dalle barche da competizione a quelle da diporto.
L’ultimo capolavoro firmato dal progettista napoletano è l’hyper muscle yacht Bolide 80, imbarcazione interamente in carbonio che sfreccia sull’acqua a oltre 70 nodi, grazie alla quale Acampora si è già guadagnato, appena due settimane fa, il prestigiosissimo premio internazionale per l’Outstanding Exterior Design - Motor Yachts da 24 a 39,9 metri assegnato in occasione del Design & Innovation Awards 2024 organizzato dalla celebre rivista Boat International: in pratica l’Oscar della nautica. E per poco non è andata ancora meglio, visto che il Bolide 80 era entrato in nomination in ben cinque concorsi.
Acampora – vale la pena ricordarlo – è impegnato in prima linea anche sul fronte delle competizioni nautiche di nuova generazione, ovvero nelle corse a emissioni zero, con barche a propulsione elettrica capaci di volare sull’acqua senza emettere un solo grammo di CO2.
Nel suo studio di Via Marina, a Napoli, è stata infatti definita buona parte del progetto RaceBird, rivoluzionaria barca elettrica da corsa concepita in collaborazione con la designer norvegese Sophi Horne (titolare della Seabird Technologies): è un missile in carbonio motorizzato con un fuoribordo Mercury a emissioni zero capace di volare su foils a 50 nodi.
Con queste barche ha appena preso il via, a Jeddah, il neonato campionato mondiale di motonautica elettrica UIM E1 Series, ideato dal guru delle competizioni elettriche Alejandro Agag e da Rodi Basso, altro ingegnere napoletano con esperienze maturate in Formula 1, e poi impegnatosi sul fronte della motonautica green, dopo aver svolto un ruolo importante anche nel Mondiale di Formula E.
Per il campionato dei bolidi elettrici sono previste due tappe anche a Venezia, una in programma nel weekend del 26-27 aprile, l’altra il 17-18 maggio. “Purtroppo – sospira Brunello Acampora – è svanita la possibilità di allestire una prova anche a Napoli, nel mare antistante via Caracciolo. Gli organizzatori sanno bene che il lungomare di Napoli può rappresentare lo scenario ideale per allestire uno spettacolo straordinario, e speriamo dunque che la città si faccia avanti per ospitare in futuro una prova del campionato, magari nel 2025”.