STOCCOLMA - Può una tradizionale imbarcazione in legno cimentarsi sul mercato americano dominato da costruzioni in solida vetroresina? In Svezia, nel bel mezzo delle turbolente acque del Mar Baltico, sono certi che sì: la sfida è possibile. La prova viene da J Craft, cantiere che si ostina a costruire barche sull’isola di Gotland, dove gli esperti artigiani del cantiere dedicano più di 8.000 ore per realizzare a mano ogni modello della linea Torpedo, come gli antichi maestri d’ascia. Una volta finita, la barca viene sottoposta a significative prove in mare nelle tumultuose acque nordiche prima di essere consegnata al proprio armatore.
Il modello di punta del 2024 si chiama Aquila III. E’ una sorta di super motoscafo di lusso dallo stile classico, tanto sofisticato nel design, nelle dotazioni e negli equipaggiamenti da richiamare la memoria del mitico Aquarama, gioiello che ancora oggi strappa quotazioni da capogiro sul mercato delle barche d’epoca. Rispetto al capolavoro di Carlo Riva – sia chiaro – il J Craft è però più grande (12 metri contro 8,45) e dotato di spazi sottocoperta che consentono anche di pernottare a bordo e di utilizzare un comodo bagno. Per la sua costruzione a mano sono state necessarie 9.000 ore di lavoro. E una cura particolare è stata dedicata agli arredi e alle dotazioni, essendo la barca “ispirata” alla prima della serie, quella che fu destinata, 15 anni fa, al principe Carl-Philip Bernadotte di Svezia, figlio di Sua Maestà Carl XVI Gustav, Re di Svezia.
Il nuovo Torpedo di J Craft è il primo della serie costruito in conformità alle normative e ai requisiti tecnici statunitensi. E’ stato infatti consegnato a Key Largo, in Florida, e sarà presentato ufficialmente in occasione del Palm Beach International Boat Show in programma dal 21 al 24 marzo. Se ne venderanno in quantità sufficiente a reggere la concorrenza delle barche meno legate alla tradizione e più votate all’innovazione? In Svezia ne sono certi. Sulla scia positiva del 2023, anno di crescita e di primati per il cantiere, il 2024 si è prospettato infatti altrettanto positivo e ricco di nuovi progetti e ambizioni. Non per niente l’azienda ha dichiarato di disporre di un carnet ordini completo anche per il 2025, con consegne già programmate per il 2026.
La motorizzazione è affidata a due motori Volvo Penta IPS 650 e la velocità massima dichiarata è di oltre 47 nodi, con la ragguardevole autonomia di 280 miglia nautiche. Una nota del cantiere informa che “le eliche montate a poppa offrono una manovrabilità straordinaria e che la forma dello scafo garantisce eccellente stabilità e ottime prestazioni in qualsiasi condizione di navigazione”.
Ma al di là delle prestazioni, il nuovo Torpedo si distingue essenzialmente per la linea classica abbinata a soluzioni d’avanguardia mirate allo sfruttamento dello spazio e alla ricerca del miglior comfort sia all’aperto e sia sottocoperta. Il pozzetto presenta due prendisole, ospitando comodamente fino a 12 adulti per crociere diurne. Nella spaziosa cabina anteriore, che può essere climatizzata o riscaldata, possono soggiornare comodamente fino a 4 ospiti. Non manca un bagno progettato in modo impeccabile e provvisto di doccia in mogano lucido.
Sul piano stilistico la barca si distingue per i nuovi e raffinati dettagli di design e per le innovazioni a livello tecnologico. Quindici anni dopo l’introduzione del primo modello di Torpedo, il nuovo arrivato rende omaggio, come detto, al primo scafo della linea, "La Decadence", caratterizzato per uno scafo in tinta blu notte, interni in tartan rosso e blu, lussuosi rivestimenti artigianali firmati Hermes, cabina anteriore in mogano lucido, servizi per la tavola in porcellana Rosenthal, vetro Littala e posate realizzate su misura per il Principe Carl-Philip Bernadotte di Svezia.
In costante evoluzione, questo Torpedo presenta una scala di babordo realizzata a mano in mogano/teak che offre un facile accesso al pozzetto, aggiungendosi a quello fornito dalla passerella estesa, nascosta nella caratteristica poppa J Craft, progettata e costruita a mano utilizzando una speciale tecnica vichinga di piegatura a mano del legno.
La scala funge anche da portello, consentendo un facile ingresso alla seconda cabina che, situata a metà nave e integralmente climatizzata o riscaldata, ospita, oltre a tutta l’elettronica, un sistema di stabilizzazione giroscopica Seakeeper e un sistema di batterie al litio a lunga durata.
Secondo il cantiere “l’Aquila III garantisce una giornata intera in acqua a motori spenti ma con musica, frigoriferi, aria condizionata e Seakeeper accesi, senza la necessità di utilizzo del generatore, rendendo il nuovo Torpedo estremamente silenzioso, senza rinunciare ad alcun comfort”.
Tra gli equipaggiamenti spiccano il Dynamic Positioning System (DPS) di Volvo e il sistema radar Garmin Solid State, progettato appositamente per J Craft. Entrambi questi sistemi sono completamente integrati nella cabina di pilotaggio in vetro di Volvo, il cui schermo da 10 pollici combina il DPS e il sistema radar con il Volvo Penta Engine Management System. Quando non necessario, e con il semplice tocco di un pulsante, lo schermo scompare silenziosamente nel cruscotto, preservando le linee classiche ed eleganti. Lo stesso avviene con il radar modulare che, a seconda delle esigenze, può essere rapidamente montato o smontato.
L’ultimo Torpedo J Craft è dotato di quattro frigoriferi/congelatori, una cucina attrezzata e un’ampia plancia da bagno. La piattaforma da bagno ospita una scaletta per l’immersione estensibile ed extra-larga che consente un comodo accesso al mare. Oltre alla doccia situata all’interno della cabina anteriore, c’è anche una doccia all'aperto, situata nel portello di poppa sopra la plancia.