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SAINT NAZAIRE - Msc viaggia a gonfie vele verso il traguardo delle zero emissioni entro il 2050. Mentre in Francia si mostrava per la prima volta la nuova ammiraglia di Msc Crociere, la Msc World Europa, la più grande nave da crociera alimenta a gas naturale liquefatto mai costruita al mondo, a Trieste si firmava un nuovo accordo per la costruzione di altre due unità del marchio di lusso Esplora Journeys alimentate a idrogeno. E non basta. E’ stato anche confermato che l’ordine già in essere per 4 navi della Explora Journeys è stato modificato nel senso che Explora III e Explora IV non avranno più una alimentazione tradizionale ma saranno alimentate a gas naturale liquefatto con un investimento ulteriore di 120 milioni per ognuna delle due navi. Il totale dell’investimento per le sei navi di Esplora, dunque, sale a 3,5 miliardi di euro e le consegne cominceranno dal 2023, e proseguiranno, una all’anno, fino al 2028.
La compagnia dell’armatore Gianluigi Aponte, dunque, vuole assolutamente bruciare le tappe per presentarsi al traguardo imposto dall’Imo con le carte in regola per superare l’esame a pieni voti. Una corsa che mobilita due grandi cantieri europei, quello di Monfalcone di Fincantieri e quello di Saint Nazaire dei Cantieri dell’Atlantico. E a sentire Henri Doyer in Francia, il direttore del programma che sta costruendo la Msc World Europa, la sfida sarà sempre più globale e sofisticata: basti pensare che la nuova ammiraglia di Msc Crociere, che sarà consegnata in ottobre, è la nave da crociera con l’indice più basso al mondo di emissioni, per ogni passeggero trasportato.
Un risultato straordinario ottenuto grazie all’utilizzo del gas naturale liquefatto e ad una serie di innovazioni che camminano di pari passo con l’evoluzione tecnologico e la ricerca. Linden Coppell, direttore sostenibilità di Msc Crociere, ha ribadito con forza che la sfida è quella di massimizzare l’efficienza senza compromettere il valore della crociera per gli ospiti. “Su Msc World Europa - ha detto - usiamo il carburante più pulito disponibile. Inoltre Msc World Europa dispone di una cella a combustibile dimostrativa che inizialmente utilizzerà il gnl per poi passare in futuro al gnl bio o all’idrogeno verde/metanolo”.
E per il futuro? “Continueremo le ricerche per nuove misure di efficienza energetica; contiamo di raggiungere lo step del 2030 previsto dall’Imo con anticipo; la tecnologia delle celle a combustibile sarà compatibile con i sistemi e soddisferà e supererà le prestazioni previste perché c’è un potenziale miglioramento proprio della tecnologia delle celle a combustibile. E poi l’idrogeno verde con derivati disponibili su scala con soluzioni di stoccaggio e bunkeraggio praticabili”.