NAPOLI - “L’intera filiera della nautica è una punta d’eccellenza del nostro Paese e merita tutte le attenzioni del Governo e mie personali”. Con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha esordito, collegandosi in videoconferenza da Roma con gli Stati Generali della Nautica, giunti a conclusione dopo aver ospitato a Napoli, nell’ambito del Nauticsud, anche i ministri del Mare e del Turismo, Musumeci e Santanchè.
Nel corso dell’incontro organizzato da Afina (l’Associazione Filiera Italiana della Nautica) sono stati ricordati una volta di più i dati sulla crescita del settore, sui successi nell’export, il contributo al Pil, all’occupazione e alla diffusione del turismo nautico. Dati che non hanno sorpreso più di tanto il ministro Urso, il quale ha tenuto a ricordare di conoscere molto bene il settore e di essere stato proprio lui, nel lontano 1995, al suo primo mandato da parlamentare, a proporre l’istituzione di un ministero del mare, oggi realtà con il ministro Musumeci.
Riferendosi all’attualità, il ministro ha ricordato che il Governo ha istituito per il 2024 un fondo per la rottamazione dei motori e l’acquisto di propulsori elettrici (gli incentivi saranno disponibili a breve); ha velocizzato pratiche burocratiche facendo in modo che in 7 giorni si rilascino le licenze di navigazione per le nuove unità (così da favorire l’adozione della bandiera italiana) e ha introdotto norme a favore della circolazione dei natanti da diporto anche in acque territoriali estere (alcuni Paesi confinanti, come la Croazia, pretendevano che anche le barche fino a 10 metri fossero immatricolate e targate). “Tutti segnali – ha tenuto a sottolineare il ministro – dell’attenzione che questo governo dedica al comparto, in tutte le sue sfaccettature”.
Nel corso del convegno si è parlato anche della necessità, soprattutto per le piccole e medie imprese, di ottenere un sostegno mirato ad esplorare mercati stranieri. “Di questo si occupa il ministero degli Affari esteri” ha detto Urso, aggiungendo però che “è stata comunque costituita una cabina di regia e sarà possibile strutturare azioni comuni per valorizzare la presenza all’estero di imprese italiane”. Tra le iniziative annunciate, anche un piano di sostegno all’imprenditoria femminile e un’attenzione dedicata alle imprese della componentistica, che pure ha fatto registrare una crescita del 18%.
Nulla ha potuto dire, però, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, in materia di portualità turistica, storico problema del territorio napoletano, di cui si discute da anni senza trovare vie d’uscita. Costretto da altri impegni a interrompere il collegamento con Napoli, Urso verrà messo al corrente nel corso di un incontro a Roma, dove il presidente di Afina, Gennaro Amato, si recherà per consegnargli l’Award Nauticsud 2024.
Nell’ultima giornata degli Stati Generali della Nautica è stato comunque ricordato, una volta di più, che cosa comporta la carenza di posti barca: riduzione della produttività (inutile produrre barche se non trovano posto per ormeggiare); mancato incremento dell’occupazione (meno barche si producono, meno necessità di manodopera c’è); riflessi sull’indotto (meno produci, minori sono le forniture e i servizi collegati alla vendita); freno al volano dell’economia (meno produzione, meno vendite, meno affari, meno consumi, meno IVA, meno consumi, meno tasse).
Cosa fare? L’instancabile formazione di imprenditori nautici che si riconoscono in Afina e tengono alto il volume del dibattito sugli insoluti problemi del settore, fa professione di fede, augurandosi che gli Stati Generali organizzati in occasione della 50ma edizione del Nauticsud contribuiscano a smuovere le acque. Incoraggiano l’intero comparto l’incondizionata promessa di disponibilità dimostrata dal sindaco di Napoli Manfredi e dal presidente della Regione Campania De Luca a sostenere i progetti di cui si parla da anni, in particolare per Mergellina e per il projet financing (già presentato) destinato all’area di costa Nisida-Coroglio.
Progetti ricordati ancora una volta, nell’ultima tornata degli Stati Generali, anche dal professore Calabrese (ordinario di costruzioni marittime della Federico II e membro del comitato ASDP) secondo il quale, però, “non sarà facile ottenere le autorizzazioni dalla Sovrintendenza, che si oppone persino a utilizzare scogli artificiali e non vede di buon occhio neanche l’allestimento di campi boe. Su certe resistenze – ha rammentato il professore - vale la pena ricordare ciò che accadde per i famosi “baffi” alle scogliere lungo via Caracciolo”.
Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto, prima della conclusione degli Stati Generali della Nautica, il presidente di Afina Amato ha rilanciato una proposta in materia di sicurezza della navigazione, che ha “incassato” l’immediata condivisione del parlamentare di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, impegnatosi pubblicamente a portarla avanti in Parlamento. Di che cosa si tratta?
“A nostro avviso – ha detto il numero uno dell’associazione che rappresenta oltre cento aziende del settore – sarebbe opportuno abbassare dagli attuali 40 a 25 cavalli l’obbligo di patente nautica. Credo che sarebbe la scelta giusta per migliorare la sicurezza in mare. Del resto – aggiunge Amato – se c’è l’obbligo di patentino per i motorini, e ora si parla persino di patentino per i monopattini, non vedo perché non debba esserci anche per le barchette e i gommoncini spesso guidati da giovani sprovvisti di ogni nozione sulla navigazione, e magari incapaci anche di nuotare. In certi casi, con un barchino dotato di fuoribordo da 25 cavalli si trasportano anche sei o sette persone e magari si attraversano tratti di mare superaffollati, come il canale di Procida nei weekend. Invece la nuova normativa dovrebbe vietare anche la navigazione oltre le quattro miglia dalla costa. Sarebbe una scelta di sicurezza e di civiltà e la sottoporremo all’attenzione della premier Meloni, alla quale illustreremo entro marzo anche i contenuti degli Stati Generali della nautica appena conclusi”.