ROMA - Nel dubbio nessuno è colpevole. Se le immagini catturate dall'autovelox e sulla base delle quali viene riscontrato un eccesso di velocità ritraggono più di un veicolo, nessuno dei due potrà essere sanzionato se non è chiaro chi abbia effettivamente oltrepassato il limite transitando dinanzi all'apparecchio. Del resto, come ricordato dall'articolo 7 del decreto legislativo numero 150/2011, quando le prove non sono sufficienti a dimostrare la responsabilità dell'opponente il giudice è tenuto ad accogliere l'opposizione.
Proprio tale norma, come riporta il sito studiocataldi.it, è stata richiamata dal Giudice di pace di Oristano nella sentenza numero 389/2016 per accogliere le doglianze di una società, proprietaria del mezzo multato che lamentava che nelle foto rilasciate dagli accertatori e scattate tramite l'autovelox erano ritratte due auto (una sulla corsia di sorpasso, l'altra nella corsia di marcia ordinaria), senza che però fosse stato possibile comprendere a quale di esse andava attribuita la velocità illegittima o se, addirittura, la stessa fosse stata tenuta da entrambe.
In tal modo, il Giudice di pace ha annullato l'ordinanza d'ingiunzione prefettizia senza dover entrare nel merito delle altre eccezioni sollevate dal ricorrente. Il togato in sostanza si è così esperesso: le auto ritratte sono due e non risulta quale di esse andava troppo veloce. Tanto basta per non pagare la sanzione.