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MILANO - Silenziosa, scattante, connessa. Al volante della prima Vespa elettrica. Una sensazione piacevolissima, anche nel traffico di Milano. Al semaforo, nei tratti di strada dove il codice della strada lo consente, pronti via. A manetta, in modalità power, va che è un piacere. Si arriva subito ai 70 km/h, roba da far morire di invidia i cinquantini termici. Sì, perché diciamolo subito: la Vespa elettrica è omologata come un cinquantino ma è poco, pochissimo distante da un 125 cc. E se poi andiamo sul comfort e sulle finiture bisogna scalare il segmento dei 300 cc per trovare qualcosa di simile. Insomma Piaggio per questo scooter ha voluto il massimo e lo sforzo fatto dai tecnici di Pontedera si apprezza tutto alla guida.
La scocca è quella della Vespa Primavera. Piccola, compatta, solo metallo. Dal punto di vista stilistico c’è solo una differenza: la Primavera monta pneumatici da 12 pollici; la Vespa elettrica ha il 12 pollici all’anteriore e un 11 pollici al posteriore. Scelta necessaria per conservare intatto il vano sottosella dove entra comodamente il casco.
Sella ampia, posizione di guida classica di Vespa. Ed ecco il cruscotto, un vero e proprio computer che grazie ad una app dedicata da scaricare sullo smartphone consente la connessione al casco, l’utilizzo dei comandi vocali, l’ascolto della musica e la connessione a tutto l’apparato di propulsione dello scooter. C’è l’indicatore della carica della batteria, quello che ti dice che stile di guida stai adottando in riferimento al consumo di energia, il display che indica l’arrivo di messaggi sul telefonino, insomma tutto quello che puoi trovare su un’auto di categoria premium.
Ma veniamo al cuore freddo. È un Power Unit capace di erogare una potenza continua di 3,5 Kw che arriva anche al picco di 4 Kw. Un propulsore che può sviluppare una coppia di 200 n/m. La batteria è a ioni di litio, questo significa che non ha effetti memoria e si può ricaricare anche a step successivi, senza problemi. Per la ricarica completa occorrono 4 ore con una tensione da 220 volt. E una volta ricaricata completamente l’autonomia di Vespa elettrica consente di percorrere 100 km. L’usura? Nessun problema. Piaggio garantisce che il pacco batterie conserva una ottima efficienza fino a mille ricariche complete. Questo significa che si possono percorrere dai 50mila ai 70mila chilometri cioè più o meno dieci anni di utilizzo calcolando spostamenti cittadini di media lunghezza. Ma è tanto, tantissimo, se pensiamo che stiamo parlando di un piccolo scooter metropolitano.
Ma ora vediamo l’avvio. Una volta posizionata la chiave su start, bisogna selezionare con il pollice destro l’andatura che si preferisce, power o eco. La scritta compare sul cruscotto premendo il tasto sotto il pollice destro. Per selezionare l’opzione prescelta basta tenere lo stesso tasto premuti qualche secondo. Una volta avvenuta la selezione, sul cruscotto compare la scritta start, a quel punto basta girare la manopola dell’acceleratore. Con power puoi andare alla massima velocità, con eco entra in funzione un limitatore sui 30 km/h. Nessuna differenza, invece, per quanto riguarda lo spunto. C’è anche una terza opzione, quella della retromarcia. Una volta selezionata, lo scooter indietreggia a bassissima velocità e si azione automaticamente un cicalino che segnala acusticamente la manovra.
Vespa elettrica è dotata anche di Kers per il recupero di energia, che entra in funzione in fase di decelerazione o in discesa, e che consente di incrementare la carica della batteria.
Il colore di Vespa elettrica è grigio metallizzato ma si possono avere finiture personalizzate in vari colori. Il prezzo? 6.390 euro ma attenzione: buona parte della spesa si recupera con i risparmi di uso e di manutenzione.
E il futuro? In Piaggio stanno già programmando il lancio della versione X che avrà un’autonomia di 200 km. Arriverà nel 2019 ed avrà un generatore di corrente elettrica alimentato a benzina.