Se non è una rivoluzione, di sicuro è un deciso cambio di direzione, almeno per il compassato mercato del Vecchio Continente. Lynk & Co è un marchio controllato dalla cinese Geely, la società che non solo è proprietaria di Volvo Cars, ma ha una partecipazione importante in Daimler, della quale è il primo azionista singolo con circa il 10% del capitale. In Europa ha avviato la commercializzazione della 01, un crossover da oltre quattro metri e mezzo di lunghezza sviluppato sulla stessa architettura della XC40. Il modello è disponibile sia come full hybrid sia come plug-in: se l’alimentazione è tutto sommato “convenzionale”, la Lynk & Co è decisamente innovativa nella commercializzazione, che avviene senza una rete di vendita vera e propria. Non solo: l’opzione del noleggio “on demand” tipo Netflix per il momento unica nel comparto automotive è quella che la direzione del marchio ritiene di gran lunga più sostenibile dal punto di vista ambientale, dato che in media un’auto resta inutilizzata per il 96% del tempo.
Il canone di 500 euro al mese – senza rate iniziali o finali con possibilità di cessare liberamente il contratto – include anche 1.250 chilometri (15 cent per ogni chilometro in più). Fino a un paio di mesi fa, in Europa Lynk & Co aveva reso noto di aver raggiunto le 25.000 richieste (ne aveva 9.000 come obiettivo), un quinto delle quali dall’Italia, secondo mercato dopo i Paesi Bassi. La proposta commerciale è semplice e la gamma lo sarà altrettanto. Non più di tre modelli, anche se per quello elettrico ci sarà da attendere. Del resto il marchio si posiziona fra quello generalista cinese Geely e quello premium svedese Volvo. Ai crash test Euro Ncap, il crossover 01 aveva ottenuto il punteggio massimo, ossia le cinque stelle con percentuali lusinghiere: 96% per la protezione degli adulti, 87% per i bambini, 71% per i pedoni e 81% per i sistemi di assistenza. Malgrado la diffidenza sulla produzione cinese (ma c’è molta Scandinavia nella progettazione e nella messa a punto), sulla sicurezza non c’è da storcere il naso.
La declinazione plug-in ha un’autonomia elettrica dichiarata di 70 chilometri per effetto della batteria da 14 kWh di capacità effettiva. Il sistema ha una potenza di 261 cavalli e una coppia di 425 Nm frutto dell’abbinamento tra il turbobenzina da 1.5 litri da 180 cavalli e l’unità elettrica da 82. A differenza di Volvo, che ha scelto di autolimitare la velocità a 180 orari, la Lynk & Co 01 viaggia fino a 210 con uno spunto da 0 a 100 di 8 secondi. Il listino, uniformato a livello continentale, è di 40.700 euro. La declinazione full hybrid da 197 cavalli (stesso 1.5 turbo da 142 cavalli e motore elettrico da 54 cv combinati con un accumulatore da 1,8 kWh) ha un prezzo più basso, 35.000 euro. Il canone di noleggio è identico. In linea con la potenziale clientela, Lynk & Co offre parecchio dal punto di vista della connettività e dell’infotainment (tipo l’enorme schermo da 12,7’’), con un’attenzione particolare agli sviluppi futuri sulla guida autonoma.