KITZBUHEL - Che la nautica italiana sia leader nel mondo lo sappiamo da tempo. Ma finora ci siamo accontentati – si fa per dire – dei successi di nomi storici del comparto, i Benetti, gli Azimut, i Baglietto, Ferretti, Riva, Pershing, San Lorenzo, Perini… Nella top-ten dei migliori irrompe ora una new entry importante: la Victory Design di Brunello Acampora, nata nel 1989 ma finora dedicatasi a consulenze e collaborazioni, e mai prima impegnatasi nella costruzione di un’imbarcazione in proprio. Lo ha fatto per la prima volta nel 2023 ed ha centrato subito il bersaglio con un capolavoro di stile, di audacia, d’innovazione, che si è guadagnato il premio per l’Outstanding Exterior Design - Motor Yachts da 24 a 39,9 metri assegnato in occasione del Design & Innovation Awards 2024 organizzato dalla celebre rivista Boat International.
L’imbarcazione premiata è il Bolide 80, un hyper muscle yacht di 25 metri che si è guadagnato immediatamente il titolo di yacht planante più veloce del mondo: può raggiungere e superare, infatti, i 70 nodi (nei test sono stati toccati i 73), grazie alle qualità della carena, alla costruzione interamente in carbonio, alla cura messa nell’aerodinamica e alla motorizzazione affidata a tre MAN per complessivi 6000 cavalli forniti dalla Ranieri & Tonissi, partner tecnologico di Victory. Nei piani del cantiere non resterà un’opera unica, ma avrà un seguito: l’obiettivo dichiarato è infatti creare una gamma composta da imbarcazioni da 60 a 170 piedi.
Candidato in ben 5 categorie, il Bolide 80 ha vinto, come detto, per il miglior design degli esterni, a riprova dell’attenzione maniacale che Victory ha posto nella ricerca del migliore stile italiano. Nella motivazione ufficiale si legge che “ha sbaragliato la concorrenza grazie alla sua costruzione interamente in carbonio, alla velocità massima di 70 nodi e al design di ispirazione automobilistica”.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella città alpina di Kitzbuhel, in occasione del Superyacht Design Festival, dove ha espresso il verdetto una giuria composta da yacht designer e architetti navali provenienti da diversi contesti e paesi, capitani di superyacht e professionisti dell’industria nautica. Insomma, giurati qualificati, per i quali lo studio di progettazione napoletano (la sede di Victory si trova a Napoli, proprio di fronte al porto) è una ben nota realtà: conosciuta per il suo approccio “total design”, collabora da tempo con i migliori partner per offrire ad armatori e cantieri servizi nautici completi, che vanno dalla ricerca avanzata all’ingegneria e all’architettura navale, spingendosi ora fino alla costruzione in proprio, che però non avviene a Napoli, ma a Tombolo (Pisa) nell’hangar 4 di Victory Marine.
Nel curriculum dell’azienda c’è un passato nelle competizioni, con la progettazione e lo sviluppo di barche altamente innovative, dai monoscafi ai catamarani, in alluminio e in compositi, che superavano in gara velocità dell’ordine dei 100 nodi. Negli anni, VD è stato poi partner di alcuni tra i più grandi nomi della nautica internazionale come Bertram, Pershing, Riva, Cantieri di Sarnico, Colombo, CRN, Ferretti, Mochi, Solaris Power, TSG (per il Tecnomar for Lamborghini 63) e non ha disdegnato collaborazioni per la modernizzazione dei gozzi plananti di Apreamare, fino alla recente partnership con l’altro ramo della famiglia Aprea, che ha di recente varato la magnifica Lancia in legno, vetroresina e carbonio, un concentrato di stile, eleganza ed efficienza che si è guadagnata la nomination per gli award nella sua categoria.
Brunello Acampora, che di VD è il fondatore e la guida, sottolinea con entusiasmo: “Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine alla giuria per averci conferito questo prestigiosissimo premio, un riconoscimento al duro lavoro del nostro team, con il quale abbiamo cercato di trasmettere un tratto distintivo attraverso Bolide 80. Questo riconoscimento non solo conferma il nostro impegno nell’innovazione, ma costituisce anche un potente motivatore per continuare la nostra ricerca dell’eccellenza nel settore nautico. Ora ci sentiamo ispirati a spingerci oltre i confini dello yacht design”.
La vocazione all’innovazione e al miglioramento continuo, del resto, ha già portato Victory ad essere selezionato come miglior partner per lo sviluppo del concetto del monotipo da corsa E1 SeaBird di Sophi Horne: un foiler elettrico (con motore Mercury) da competizione, costruito interamente in carbonio, progettato per il primo campionato mondiale di barche da regata a emissioni zero che dovrebbe prendere il via entro quest’anno.
Ma nei piani produttivi c’è ora il completamento della gamma Bolide. Dopo l’80, arriverà infatti il 170, gigante di oltre 50 metri che – nei piani di Acampora – “dovrà confermare le prestazioni elevate, con velocità fino a 70 nodi, ma promettere anche una manovrabilità facile e sicura, e la capacità di contenere i consumi di carburante”. Tra le novità – è stato anticipato – ci saranno soluzioni mirate ad esaltare il rapporto tra velocità e sostenibilità.