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Se siete convinti che le auto di classe premium possano essere solo tedesche (Mercedes, BMW, Audi) o al massimo inglesi (Jaguar) non perdete tempo a leggere questo articolo. Qui si parla d’altro, ovvero di un giovane marchio italiano di nome Sportequipe, nato nel 2022 da una costola della DR, l’azienda molisana fondata nel 2006 da Massimo Di Risio, primo imprenditore italiano dell’automotive che ha intuito, in tempi non sospetti, quanto potesse risultare importante, o meglio decisiva, una collaborazione industriale con i colossi cinesi dell’automotive.
Certo, non è stato un cammino facile, non sono mancate le difficoltà e allarmanti stop-and-go, ma oggi l’azienda di Macchia d’Isernia si dimostra pronta a misurarsi anche con i giganti del settore, e non più solo con auto low cost, pratiche ed economiche, ma anche con prodotti di classe superiore, tecnologicamente evoluti e con dotazioni piuttosto ricche. E’ proprio su queste basi che è nato, nel 2022, il marchio Sportequipe, autentico fiore all’occhiello del Gruppo DR al quale è stata affidata la mission di occupare una fascia di mercato più elevata, in grado di esaltare anche la sportività (da cui il nome). Nella gamma ben cinque modelli, completamente diversi tra loro, con prezzi compresi tra i 30.000 e i 40.000 euro. Tutti – come tradizione in casa DR - sono basati su progetti delle case automobilistiche cinesi Chery e JAC Motors ma vengono poi posti in vendita con modifiche sia estetiche sia tecniche (legate all’omologazione in Europa).
La volontà di misurarsi in questa nuova fascia di mercato si manifestò all’inizio del 2022, quando il marchio Sportequipe fece il suo debutto al Milano Monza Open-Air Motor Show, dove vennero presentate in anteprima cinque nuove auto, tutte basate su progetti Chery e JAC e strettamente imparentate con veicoli a marchio EVO e DR. I SUV S5, S6 e S7 si mostrarono come versioni più esclusive e sportiveggianti rispetto alle varie DR 5.0, 6.0 e 7.0. Stesso discorso per il pick-up K, evoluzione dell’EVO Cross 4.
Oggi il top di questa gamma tutta nuova è rappresentato dalla Sportequipe 8, un SUV-crossover di grandi dimensioni (4,72 metri, parte alta del segmento D), a 7 posti, pronto a misurarsi sul nostro mercato con l’obiettivo di conquistare chi aspira ad un’auto grande, comoda, spaziosa e versatile, con un occhio attento anche alle tecnologie più avanzate, quelle che rispondono alla richiesta di contenimento dei consumi e delle emissioni.
Basato sulla Chery Tiggo 8 Pro, ma personalizzato con i loghi italiani, la grande griglia brunita, i cerchi ruota da 18 pollici, una vistosa verniciatura rossa metallizzata, è disponibile nelle versioni benzina-GPL, ibrida plug-in e tri-fuel (benzina-elettrica-GPL). Come motorizzazione base viene utilizzato un propulsore 1.5 turbo benzina che nelle varianti ibride è accoppiato a due motori elettrici da 55 e 70 kW, alimentati da un pacco batterie con tecnologia ternaria agli ioni di litio da 19,27 kWh. La potenza massima complessiva è di 320 cv/510 Nm e le prestazioni dichiarate dalla Casa sono di tutto rispetto: basti dire che l’accelerazione sullo 0-100 richiede appena 7 secondi! Il cambio è un CVT con 3 marce preselezionate, la trazione solo anteriore.
L’energia meccanica viene convertita in energia elettrica per ricaricare il pacco batterie durante le decelerazioni e le frenate. Il sistema Brake-by-Wire trasmette infatti l’energia cinetica del veicolo al motore attraverso l’albero di trasmissione e il riduttore. Da notare che le batterie si possono comunque ricaricare anche quando l’auto è ferma, con il motore termico acceso.
Grazie al sistema trimodale (benzina-GPL-elettrico) l’autonomia arriva a quasi 1.500 km. Ovviamente è possibile scegliere la modalità di funzionamento in base alle situazioni in cui ci si trova. Il sistema ibrido della Sportequipe 8 Hybrid Plug-in si presta infatti a diversi tipi di funzionamento: con un solo motore elettrico alle andature moderate, con entrambi i motori elettrici a velocità intermedie, in parallelo con il motore termico e i due elettrici, in extended mode, con il motore termico e i due elettrici in serie, a velocità più sostenute e con il solo motore termico quando le batterie di trazione sono scariche e la parte elettrica viene a mancare. L’autonomia, come detto, sfiora i 1.500 km, complice proprio il sistema di alimentazione trimodale elettrico-benzina-gas, un autentico “unicum” nel suo settore.
La Sportequipe 8 è comunque disponibile anche in versione bifuel senza supporto elettrico (benzina-Gpl). Il motore a benzina è un 4 cilindri 2.0 litri a iniezione diretta da 260 cv e in questo caso (solo in questo) la trazione è 4x4. L’altra possibilità di motorizzazione è rappresentata dal turbo benzina a iniezione diretta 1.6 TGDI da 200 cv, con la sola trazione anteriore.
Vale la pena sottolineare che l’elemento di distinzione della nuova auto sino-molisana sta nella insolita configurazione tecnica che mette insieme un sistema ibrido con batterie ricaricabili dall’esterno (plug-in) e un motore termico a doppia alimentazione benzina-Gpl. E’ l’unica auto presente sul mercato italiano con queste caratteristiche, e ciò rappresenta un indiscutibile attrattore per coloro che cercano un’auto capace di conciliare lo spazio, il comfort e la funzionalità con il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente.