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WOLFSBURG - L’autonomous driving è una questione di tempo, o sarebbe meglio dire di tempistiche. Il progetto L3Pilot promosso dal Gruppo Volkswagen rappresenta un significativo passo avanti nella ricerca all’interno di un settore così articolato. Il piano di lavoro è quadriennale e vede la collaborazione di diverse altri Costruttori, oltre ad enti nazionali e università (tra cui da segnalare quella di Genova). Il budget di tale iniziativa è pari a 68 milioni di euro. Budget a cui ha aderito anche la Commissione Europea, con un investimento di 36 milioni di euro.
Il progetto L3Pilot non tocca solo le corde degli aspetti tecnici relativamente alla guida autonoma. Ma verte tutta una serie di elementi correlati a questo tipo di nuova “situazione” sulla strada. Aspetti che vanno al di là della tecnologia messa a disposizione dall’ingegneria. Verrà infatti analizzato anche il quadro normativo per Costruttori e conducenti, in particolare in merito alla responsabilità da prodotto e al codice della strada.
All’atto pratico L3Pilot sarà si capitanato dal Gruppo tedesco, ma saranno della partita 13 Case automobilistiche europee, oltre a fornitori, istituti di ricerca, Università e piccole medie imprese, come detto poc’anzi. Una tela di competenze che introdurrà nel sistema di trasporto pubblico 100 veicoli e 1.000 conducenti, per testare i sistemi di guida autonoma in condizioni reali, in conformità con i Livelli 3 e 4.
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