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Il piano a lunga scadenza della Honda prevede il raggiungimento delle zero emissioni entro il 2050. Intanto l’elettrificazione avanza a ritmi sostenuti, attraverso l’aggiornamento della gamma, ormai composta quasi totalmente da veicoli ibridi o full electric (unica eccezione la sportiva Civic Type R a benzina). L’ultima tappa di questo percorso mirato all’abbattimento delle emissioni nocive è l’arrivo del nuovo CR-V, il celeberrimo SUV nato in Giappone nel lontano 1995, e poi radicatosi anche negli Usa e in Europa. In Italia, dal 1998 in poi, ne sono state targate circa 72.000 unità, un buon risultato per un veicolo di taglia medio grande, costretto a misurarsi, nella sua fascia di mercato, con una concorrenza molto qualificata, in buona parte rappresentata dai colossi tedeschi. Presentato in anteprima alcuni mesi fa, il model year 2024 è disponibile in due versioni: full hybrid e ibrido plug-in. Nelle concessionarie italiane da poco più di un mese con prezzi a partire da 49.900 per la prima, e da 59.900 per la seconda. Quest’ultima è disponibile esclusivamente con trazione anteriore, l’altra anche integrale. Rispetto al modello uscente l’auto è cresciuta: ora è lunga 4,71 metri (+ 11 cm) e ha guadagnato 4 cm nel passo. Quanto basta per farne il SUV Honda più grande di sempre, con un’abitabilità decisamente migliorata e interni impreziositi.
Esternamente si fanno apprezzare i profili scolpiti, i fari a LED e le nuove luci posteriori, ma anche la rinnovata griglia a rete del frontale, più imponente, il design dei cerchi in lega e il tetto panoramico. Gli interni offrono finiture lussuose e molto ricca è la dotazione di apparati hi-tech, in testa l’aggiornata versione del sistema omnidirezionale di guida assistita denominato Honda Sensing 360 (vedi altro articolo). Ma il cuore dell’innovazione sta principalmente nelle motorizzazioni ibride, espressione della capacità dei progettisti giapponesi di distinguersi per soluzioni non convenzionali. Le due versioni hanno in comune il motore 2.0 litri benzina a ciclo Atkinson da 148 CV/189 Nm; per il resto si differenziano essenzialmente per il sistema di ricarica: la prima è infatti un’brida capace di ricaricarsi in totale autonomia, l’altra deve invece sfruttare il sistema plug-in, ovvero l’attacco a una presa di corrente. In entrambi i casi la sinergia tra valori termici ed elettrici eleva la potenza complessiva a 184 cv/335 Nm; la Full Hybrid, però, è disponibile anche con trazione integrale, l’altra solo con trazione anteriore.
La nuova CR-V Full Hybrid non utilizza alcun tipo di trasmissione: oltre alla batteria e al motore termico 2.0 litri di cui s’è detto, ci sono un generatore e un motore elettrico, collegati soltanto da una frizione. In tal modo la potenza passa dal motore elettrico alle ruote con pochissime interferenze da parte del motore termico, che svolge più che altro la funzione di generatore di energia. Al medesimo scopo contribuisce anche la frenata rigenerativa, come su tutte le ibride tradizionali. Tutto ciò contribuisce a tenere sotto controllo consumi ed emissioni, assicurando una media di 5,9 litri/100km (7,2 nella versione 4x4) con emissioni allo scarico di 114 gr/km di CO2. Pochi (non più di 8) i chilometri percorribili a emissioni zero. Secondo la Casa, si possono sfiorare i 1.000 km (960) di autonomia totale. Ciò detto, vale la pena ricordare che se ci si distrae dalla ricerca esasperata del contenimento di consumi ed emissioni, l’auto assicura un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi (9,2 con la trazione integrale) e una velocità massima di 180 km/h.
La versione ibrida plug-in nasce sullo stesso powertrain, ma la differenza principale sta nella batteria più capace (17,7 kWh), grazie alla quale si possono percorrere 80 km a emissioni zero. Secondo la Casa la ricarica a una presa di corrente da 7 kW richiede due ore e mezza. Su questa CR-V cambia la posizione dell’accumulatore, posizionato nel pavimento, al di sotto dei posti posteriori. Ciò contribuisce a guadagnare spazio nel vano bagagli, che infatti risulta più capiente rispetto a quello della sorella full hybrid: 617 litri invece di 587. Il peso a vuoto del nuovo CR-V varia tra 1.614 a 1.916 kg e ciò incide inevitabilmente sul comportamento dinamico di quest’auto nata per privilegiare lo spazio e il comfort, non certo per invogliare alla guida sportiva, men che mai su percorsi tortuosi. Rollio e beccheggio, comunque, sono sufficientemente tenuti sotto controllo e il piacere di viaggiare a bordo di un’auto comoda e ben equipaggiata è fuori discussione.
Basti ricordare, in proposito, che gli interni sono realizzati con uno stile sofisticato e moderno. I sedili anteriori e posteriori, disponibili anche in pelle, sono dotati del sistema di ventilazione e riscaldamento; anche il volante è in pelle e riscaldabile; un bracciolo centrale con una capacità di 9 litri consente di riporre comodamente oggetti personali, mentre per i bagagli è possibile sfruttare una capacità di carico da 617 a 1.710 litri (reclinando i sedili posteriori). Non mancano le prese di ricarica wireless nella console centrale, utilizzabili anche dai passeggeri seduti dietro. Contributo significativo al piacere di viaggiare a bordo del nuovo sport utility Honda viene assicurato anche dal sistema audio Bose premium a 12 altoparlanti, disponibile sugli allestimenti più ricchi.